MILLER: «CON UNA DUCATI COSÌ POSSO GIOCARMI IL TITOLO VORREI BAGNAIA NEL 2021 SI MERITA LA PROMOZIONE»
Jack che salirà sulla GP20 ufficiale l’anno prossimo: «È come la Ferrari, sogni sin da bimbo di guidarla. Sceglierei Pecco, non ha mai mollato nelle difficoltà»
Difficile, dopo avere conosciuto Jack Miller, non provare una simpatia istantanea per questo figlio d’Australia, che arriva da un posto dal nome alquanto bizzarro, Townsville — in italiano suonerebbe in maniera piuttosto improbabile Città Città —, 1.335 chilometri (o 16 ore di macchina) a nord di Brisbane, l’Oceano e la Grande Barriera Corallina davanti, spazi infiniti di nulla alle spalle. Piace, Jack, perché che tu lo conosca da 5 minuti o da qualche anno, quella che ti appare di fronte è la stessa persona, allegra, schietta, trasparente, onesta, che non si pone il minimo problemi nel dire quello che pensa, così come a prendersi le colpe quando qualcosa va male. «Ho provato a fare qualcosa di più intelligente di me». Così il futuro pilota della Ducati ufficiale ha risposto, lasciandolo di sasso, a Francesco Guidotti, il team manager della Pramac che due domeniche fa a Zeltweg gli chiedeva cosa fosse successo in quella penultima curva nel duello con Joan Mir costato il secondo posto. Come fai ad arrabbiarti con uno che seraficamente ti risponde così? E poi è un gran combattente, uno che non molla mai, che domenica mattina si è alzato senza sapere se sarebbe riuscito a correre, conseguenza della caduta del giorno prima che gli aveva procurato una forte infiammazione alla spalla destra, e poi ha salvato la giornata della Ducati, beffato solo dal terzo incomodo Miguel Oliveira.
3Jack, come va la spalla?
«Non è fantastica, diciamo così, anche perché lo sforzo fatto in gara si sente. Ci sono movimenti che non riesco a compiere, come alzare troppo il braccio, ma credo che per la gara di Misano dovrei essere a posto. Qui ad Andorra sto lavorando con un fisioterapista della Clinica Mobile per essere pronto».
3Com’è la vita nel Principato?
«A me piace, vivo qui dal 2016 ed è il posto giusto per rilassarmi un po’ tra le gare. Piloti della MotoGP non ne frequento, ma capita di allenarmi con qualcuno di Moto2 o Moto3».
3Nelle ultime due gare lei ha fatto due podi e ora è terzo nel Mondiale.
«Sono stati due grandi weekend, ma anche a Brno, pur faticando abbiamo tirato fuori il massimo da quella situazione. E visto che anche lì ho guadagnato qualcosa sui miei principali rivali, alla fine lo considero un
Deluso per domenica? No l’obiettivo era contenere Pol Espargaro. Non pensavo che Oliveira fosse così vicino JACK MILLER SULLA VOLATA DEL GP DI STIRIA