L’Emilia si riprende il pubblico A Casalecchio derby per 2000
Assist alla Supercoppa, il Governatore Bonaccini dice sì al 25% della capienza a Bologna. Ok anche dalla Provincia di Trento
Emilia Romagna e Provincia di Trento, per prime, hanno rotto gli indugi riportando il pubblico nei palasport. La Lombardia potrebbe farlo oggi con un’ordinanza ad hoc. Il Veneto ha confermato le 200 presenze per gli impianti al chiuso, ma potrebbe anche allargare i cordoni nei prossimi giorni. Insomma, gli enti locali, grazie alle deleghe previste nel Dpcm del 7 agosto e valido fino al 7 settembre, sembrano intenzionati a porgere un assist fondamentale alla pallacanestro. Porte semi-aperte dunque, ma è già un primo, grande passo.
Quote
Apripista l’Emilia Romagna. Come promesso, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, è passato dalle parole ai fatti. Nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata l’agognata ordinanza che consente a Virtus, Fortitudo e Reggio Emilia di coprire il 25% della capienza dei palasport di Bologna dove tutte e tre le squadre giocheranno la fase eliminatoria della Supercoppa, al via domani con l’anticipo tra Milano e Cantù. L’ordinanza della Regione ha effetto immediato e quindi i tre club emiliani potranno cominciare la vendita dei tagliandi già da oggi. Via libera al pubblico sabato alla Unipol Arena per la sfida tra Reggio Emilia e Fortitudo. La capienza del palasport di Casalecchio, ottenuta l’agibilità, supera di poco gli 8000 spettatori e quindi il tetto sarà attorno ai 2000, stessa quota garantita al primo attesissimo derby della stagione, il 4 settembre sempre alla Unipol Arena. La stracittadina di ritorno invece è in programma il 7 settembre al Paladozza (capienza 5500) e quindi si calerà a 1400 unità. Discorso diverso per le Final Four in programma alla Segafredo Arena il 1820 settembre. La struttura di casa Virtus può contenere oltre 9000 spettatori e allora si toccherà quota 2300. Porte aperte, dunque, ma seguendo il rigido protocollo governativo: accesso e deflusso separati, prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, nel rispetto del distanziamento interpersonale, sia frontalmente che lateralmente, di almeno 1 metro con obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e utilizzo della mascherina. In serata via libera pure dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti: 500 spettatori per la sfida del 2 settembre con Venezia, 1000 nella successiva con Treviso se non dovessero sorgere criticità.
In attesa
Anche la Lombardia pare orientata alla parziale riapertura. Oggi potrebbe scattare l’ordinanza: tetto al 20% della capienza dei palasport. Per Milano sarebbero 2500 spettatori, per Brescia, Varese, Cantù e Cremona innanzitutto un’utile boccata di ossigeno. Il Veneto al momento resta ancorato ai 200 spettatori previsti dal Dpcm del 7 agosto per gli eventi indoor, ma la virata delle altre regioni potrebbe essere contagiosa. Se lo augura soprattutto il presidente di Venezia, Federico Casarin, che dice: «Stiamo valutando con Prefettura, Questura e il presidente della Regione, Luca Zaia, la possibilità di un’apertura che vada oltre i 200 previsti. Ci auguriamo di poter riportare la gente al palasport». Possibile. Altri lo stanno già facendo.