La Gazzetta dello Sport

Berrettini s’arrende agli ace di Opelka Djokovic vince facile

Matteo battuto in due set: per il gigante Usa 19 servizi vincenti. Ai quarti pure Medvedev

- di Riccardo Crivelli

Sotto quei 211 centimetri si cela un animo artistico: durante il lockdown, Reilly Opelka ha coltivato la passione per la pittura studiando sui libri e acquistand­o alcuni quadri. Sul campo, però, la sua mano più che il pennello usa la clava: se ne rende conto Berrettini, stoppato dai 19 ace del gigante yankee (2.11) numero 39 Atp che non gli ha concesso nemmeno una palla break. Nel primo set, invece, fatale a Matteo l’unico break dell’incontro, poi nel tie break del secondo Opelka allunga grazie a un pallonetto svirgolato che diventa ingiocabil­e per l’allievo di Santopadre (il coach è rimasto in Italia). Peccato, in questa stagione balorda Berretto avrebbe bisogno di match di livello con continuità (quello di ieri era appena il quarto, perché fino a marzo ne aveva giocati solo due per infortunio), soprattutt­o adesso che sono alle porte gli Us Open della semifinale 2019.

Spirito competitiv­o

Un anno è un secolo, del resto, soprattutt­o se di mezzo c’è una pandemia mai vista. E allora Daniil Medvedev, che giusto 12 mesi fa a Cincinnati cominciava un’incredibil­e escalation verso il top mondiale vincendo il torneo, adesso fatica ad abituarsi all’idea: «A essere onesto non avverto alcuna pressione. Le cose mi sembrano differenti, per prima cosa giochiamo a New York. Poi non ho punti da difendere, quindi vengo qui per vedere qual è al momento il mio livello. Non mi sento il campione in carica per quanto è diversa la situazione rispetto a un anno fa». Sarà, ma intanto il suo percorso fin qui immacolato lo porta ai quarti senza aver perso un set e con due vittorie autorevoli, anche se con avversari di seconda fascia. Gli organizzat­ori, peraltro, per il momento non lo hanno trattato come si conviene al re, mettendolo due volte alle cinque del pomeriggio con un’umidità da impazzire. Tutto ok anche per Djokovic nonostante il mal di collo, ma il torneo perde uno dei favoriti: un irriconosc­ibile Thiem si lascia travolgere da Krajinovic. È certo: per un po’ ne vedremo delle belle.

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Matteo Berrettini, 24 anni, è numero 8 nel ranking Atp, quarto italiano di sempre nella top ten dopo Panatta, Barazzutti e Fognini
AP Numero 8 mondiale Matteo Berrettini, 24 anni, è numero 8 nel ranking Atp, quarto italiano di sempre nella top ten dopo Panatta, Barazzutti e Fognini

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