Come giocano le squadre di A Venti allenatori per sei moduli
Il 3-5-2 e il 4-2-3-1 saranno i sistemi più utilizzati ma la difesa a quattro ha ancora Pirlo schiererà la sua nuova Juventus con il 4-3-3, Comincia a rivedersi il 4-3-1-2, la maggioranza: la useranno ben tredici allenatori nel prossimo campionato il 3-4-
Maestro Gasp e allievo Juric per un calcio di coraggio
Gasperini e Juric, il primo a un livello da “maestro” e il secondo ancora sul banco dell’“allievo”, interpretano il calcio moderno secondo criteri molto simili. A una grande preparazione fisica sia l’Atalanta sia il Verona (pur con le dovute differenze) uniscono qualità tecniche di prim’ordine. Sostanzialmente il modulo scelto, che a volte si può trasformare in un 3-4-3 quando alle due mezzepunte si sostituiscono due attaccanti puri, rispecchia un’idea: giocare, o tentare di giocare, “a sistema”. Come si faceva, prima in Inghilterra e poi nel resto del mondo, nel Dopoguerra e fino al principio degli anni Sessanta quando prese piede la tattica del catenaccio. Giocare “a sistema”, che allora era il WM, significa affrontare e accettare l’uno contro uno, senza alcuna protezione che non sia data da un collettivo movimento di squadra. Il che, come doti fondamentali del gruppo, impone che tutti i giocatori siano coraggiosi, determinati e sempre connessi l’uno con l’altro. L’Atalanta sta facendo scuola utilizzando questo modulo e poi, se il Papu Gomez o l’Ilicic del pre-Covid stanno bene, c’è davvero da divertirsi. Il Verona, forse più muscolare rispetto all’Atalanta, percorre la stessa strada tattica, cercando di avere una maggiore attenzione alla fase difensiva proprio perché in avanti non ha tutta la qualità di cui dispone Gasperini. Così gli esterni spingono un po’ meno e le due mezzepunte, spesso, si trasformano in centrocampisti puri per fare densità in mezzo. Fondamentale, quando si adotta questa strategia, è il pressing offensivo. Rubare la palla all’avversario in una zona avanzata, anche se costa fatica, è determinante per costruire azioni da gol perché si viene a creare una superiorità numerica a favore di chi effettua il pressing.