La Gazzetta dello Sport

Metti Atalanta-Juve a pranzo C’è l’accelerata per Romero

Ieri incontro tra le due dirigenze, sul tavolo il trasferime­nto dell’argentino: staccata la Roma, ora i nerazzurri sono in pole

- Di Francesco Fontana- MILANO

«Un pranzo costruttiv­o, sempre piacevole». Da Bergamo hanno definito così l’incontro avvenuto ieri a Milano tra la dirigenza della Juventus e quella dell’Atalanta: sul tavolo il cartellino di Cristian Romero, obiettivo numero uno per la difesa di Gasperini. Presenti Fabio Paratici, il responsabi­le dell’area sportiva bianconera, e l’a.d. Luca Percassi (con il d.t. Giovanni Sartori “collegato” da Zingonia): non siamo ancora alla stretta finale, ma le chance di chiudere stanno aumentando.

I rapporti tra le società

Anzi, giunti a questo punto sarebbe abbastanza clamoroso ipotizzare il fallimento di una trattativa positivame­nte avviata. Vero, sull’ex Genoa ci sono anche gli interessam­enti (forti) di Fiorentina e Roma, ma i rapporti tra Juventus e Atalanta ottimi, vedi le recenti operazioni per Kulusevski e Muratore fanno pensare che ormai si stia andando verso un’unica direzione. Nel luglio 2019 Romero fu pagato dai bianconeri 26 milioni di euro, pagabili in tre esercizi: troppi per la Dea che difficilme­nte potrebbe pareggiare quella spesa. L’idea rimane comunque quella di arrivare alla stretta di mano sulla base della cessione a titolo definitivo, da capire poi su quali basi economiche: sarà materiale per i prossimi discorsi che le parti faranno per arrivare alla fumata bianca (voluta da entrambe).

Il colpo per completare

Romero rappresent­erebbe la classica ciliegina sulla torta per la difesa del Gasp, che con il 22enne argentino completere­bbe un reparto formato dal giusto mix di esperienza, gioventù e tanta, tanta “garra”: i leader sono Toloi e Palomino (entrambi classe ‘90), la certezza Djimsiti (del ‘93), il talento ormai recuperato è Caldara (‘94). La dirigenza nerazzurra è maestra nel guardare avanti (cresce anche il 2000 Sutalo), così un colpo di questo livello sarebbe l’ideale in ottica futura: classe ‘98, gli anni al Club Atlético Belgrano (Argentina) tra giovanili e Prima Squadra prima dell’arrivo a Marassi nel 2018 per 1,7 milioni. Le presenze totalizzat­e in rossoblù sono 60 con tre gol, bottino che fa di Romero un giovane pronto, prontissim­o. Uno “da Atalanta”.

Si lavora su più tavoli...

È ancora presto per sbilanciar­si circa il contratto che potrebbe firmare (sarà un quinquenna­le?), anche perché da Torino hanno tutto l’interesse a temporeggi­are - almeno per qualche giorno - per valutare eventuali (e pesanti) rilanci di altri club. La Juve vorrebbe monetizzar­e al massimo la cessione di Romero, anche se di fatto ha servito un signor assist alla famiglia Percassi: assist, come detto, che a questo punto difficilme­nte non verrà raccolto. Difensore grintoso (Pessina, fresco ex Hellas, ne sa qualcosa...),fisico importante e carattere da duro. Il massimo per far bene in questa Atalanta, dove Gasperini - facile ipotizzarl­o - lo impieghere­bbe da centrale oppure a destra nei tre, il ruolo di “totem” Toloi. Tuttavia, la stagione sarà lunga e ci sarà bisogno anche di quei titolari che inizialmen­te si accomodera­nno in panchina. Adesso si proverà a chiudere per Romero, poi toccherà all’attaccante (Miranchuk, Boga e Thauvin i preferiti), probabilme­nte pure a un centrocamp­ista, mentre la situazione sugli out dipenderà dalle offerte per Gosens, Hateboer e Castagne (per il quale si cerca il rinnovo oltre il 2022). L’Atalanta, ma non è una novità, lavora quindi su più tavoli: quello per la difesa, quello per Romero, è ormai apparecchi­ato.

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LAPRESSE Carattere Cristian Gabriel Romero, 22 anni, in azione contro l’Hellas nell’ultimo turno del campionato

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