Fra Perin e il Genoa ora c’è il... Gasp
Primo giorno a Pegli per il neotecnico Maran, diviso fra campo e riunioni di mercato
Rivoluzione condivisa. Il primo giorno di scuola di Rolando Maran e del suo staff a Pegli alla guida del gruppo rossoblù ha avviato contemporaneamente le prime grandi manovre sul fronte del mercato ad opera del diesse Faggiano, chiamato a modulare la rosa sulla base delle indicazioni tattiche dell’ex allenatore del Cagliari.
Tutto e subito
L’idea della società del presidente Preziosi, in evidente controtendenza rispetto al passato, è quella di arrivare al via ufficiale della nuova stagione con la rosa già in gran parte definita nei ruoli e nei numeri, partendo dal presupposto che il mercato estivo non dovrà essere, come spesso avvenuto nel
recente passato, un semplice primo atto in attesa della finestra invernale. Fra i primi obiettivi su cui sta lavorando Faggiano c’è Mattia Perin, appena rientrato alla Juve dai sette mesi di prestito in rossoblù, e che ora potrebbe rifare le valigie, ancora una volta in prestito nel suo Grifone. Sono le ore decisive per definire l’operazione, su cui c’è ancora un po’ di incertezza, perché strettamente legata a quello che deciderà l’Atalanta di Gasperini, in attesa di conoscere i tempi di recupero di Gollini. Per l’ex tecnico rossoblù, è Mattia la prima alternativa come numero uno dei bergamaschi. Altri obiettivi condivisi con Maran sono Llorente con il Napoli, mentre sul fronte offensivo come esterni piacciono anche Falco (Lecce), Giovinco (in forza all’Al-Hilal, ma ora intenzionato
a rientrare in Italia) ed il sampdoriano Caprari, che non è stato riscattato dal Parma. Fra i giocatori in uscita, il più vicino a trovare una sistemazione è Lapadula, ormai a un passo dal Benevento.
Estate da Covid
Parallelamente al mercato, si sta definendo nei dettagli il programma della squadra. Probabile che Maran utilizzi la Primavera rossoblù per i primi test della stagione, considerando che molti club di categoria inferiore non prevedono i tamponi per i propri tesserati. E, in questa situazione, organizzare un’amichevole per un club professionistico sarebbe oltremodo rischioso.