Monza sarà aperta solo agli eroi del Covid Arriva la “Coppa Italia”
In tribuna al GP 250 operatori sanitari. Trofeo speciale al pilota che farà più punti nei 3 GP tricolori
Nella lunga storia dell’Autodromo Nazionale di Monza, pronto a ospitare l’edizione 91 del Gran Premio d’Italia di Formula 1 nel fine settimana del 6 settembre, non era mai capitato di tenere le porte chiuse al pubblico. L’anno del coronavirus, però, ha condizionato le abitudini del mondo intero. Ecco perché il GP d’Italia, ottavo round del Mondiale 2020, pur in un’inedita veste senza l’invasione della «marea rossa» a fine gara, andrà in scena assicurando lo spettacolo sportivo e non dimenticando l’impegno profuso da medici e personale sanitario nella lotta al Covid19. La bagarre in pista sarà seguita da 450 milioni di persone nel mondo collegate via tv e streaming. «In quest’anno particolarissimo e pesante è stato necessario avere tanta passione e fede per essere qui» ha commentato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club di Milano, presentando ieri il GP d’Italia in Piazza Città di Lombardia a Milano, ricordando le iniziative solidali messe in campo. Ben 250 tra medici e personale sanitario sono invitati a prendere posto sulla tribuna del rettifilo principale come «giusto tributo a chi in questi mesi ha dato tutto per combattere il coronavirus» ha aggiunto il numero 1 di Aci.
Sagome per benefiche
Allo spegnimento dei semafori dopo l’inno italiano – intonato dal coro e musicato dalla fanfara degli Alpini – regnerà il silenzio. Sulle tribune, però, non mancherà (seppur virtualmente) un certo numero di tifosi. Tramite l’iniziativa «Face For Fan», infatti, si può effettuare una donazione (almeno 40 euro, sul sito faceforfan.com), creare un proprio avatar a grandezza naturale che sarà esposto sulle gradinate, e sostenere l’impegno di tre istituti che contro la pandemia. Nello specifico lo “Spallanzani” di Roma, la Fondazione “Ca’ Granda” del Policlinico di Milano e l’Associazione “Brianza per il Cuore” di Monza. Mentre sono già partiti i rimborsi alle 33 mila persone che avevano acquistato i biglietti in prevendita. «Fino al mese di giugno abbiamo sperato di poter organizzare un GP a porte aperte – ha detto Giuseppe Redaelli, presidente dell’Autodromo di Monza – ma non c’erano le condizioni visti i protocolli sanitari nazionali e quelli, ancor più stringenti, previsti da Fia e F.1. Peccato, senza pandemia avremmo potuto battere il record di un ano fa con 200 mila presenze». Intanto Monza, che ha nel cassetto già firmato il contratto per ospitare il GP d’Italia fino al 2025 (a causa del coronavirus, che quest’anno costringe gli organizzatori a rinunciare al pubblico, la scadenza è stata prorogata di un anno rispetto all’accordo in essere con Liberty Media), si prepara a ospitare il primo atto di un inedito tris tricolore.
Il parco resta aperto
Dopo il Tempio della Velocità sarà la volta del GP Della Toscana Ferrari 1000 al Mugello (13 settembre) e del GP dell’Emilia-Romagna a Imola (1 novembre). Per suggellare il trittico Aci ha pensato a una novità, l’attribuzione di una speciale «Coppa Aci e Italia» al pilota che otterrà più punti nei tre appuntamenti. Un’altra novità riguarda il Parco di Monza dentro il cui perimetro sorge il circuito inaugurato nel 1922. Senza la tradizionale invasione dei tifosi, infatti, il parco rimarrà aperto a cittadini e turisti (con controlli affidati a Polizia locale e Protezione civile), a eccezione di Porta Vedano e l’ingresso di Santa Maria alle Selve, chiusi al traffico e ai pedoni. «Sarà un GP diverso, ma credo che la gioia debba essere grande – ha commentato Attilio Fontana, governatore della Lombardia – nella speranza che a breve potremo riaprire gli impianti sportivi, anche gli stadi».