McKennie: visite ok, per la firma mancano gli ultimi documenti
Ieri allenamento senza Ronaldo, che ha avuto un permesso
Il più è fatto, mancano solo gli ultimi tasselli burocratici prima dell’ultimo passaggio formale, la firma. Ieri Weston McKennie, centrocampista texano dello Schalke 04, ha trascorso gran parte del suo ventiduesimo compleanno al J Medical, per le visite di rito. Dopo 6 ore e mezzo di esami e controlli, è risultato abile e arruolabile per i bianconeri, però non c’è stato ancora 1 1 11 6 9 11 1 6 il classico annuncio ufficiale, perché nella triangolazione tra Germania, Italia e Stati Uniti mancano ancora alcuni documenti.
Cercasi numero
4 7 11 7 3 5 6 5 7 5 10 3
Intanto il ragazzo svezzato da Domenico Tedesco, allenatore di origini italiane ma trapiantato in Germania, ha avuto il suo primo assaggio di juventinità: una ventina di tifosi gli hanno dato il benvenuto, lui si è concesso
STIPENDIO 0,55 milioni netti
MINUTI GIOCATI % REALIZZATIVA
0,69
16%
46%
DRIBBLING Media a partita
0,77 docilmente ai selfie, firmando anche diverse maglie di Ronaldo. Presto allo Juventus Store sarà in vendita anche la sua maglia: allo Schalke indossava il 2, che però a Torino è già di De Sciglio, mentre in nazionale ha l’8, di proprietà di Ramsey. I bianconeri lo prendono in prestito oneroso con diritto di riscatto (3+18 milioni). Duttile e molto fisico, è una mezzala che può fare tutti i ruoli del centrocampo.
PRESENZE
GOL 2
CR7 in permesso
Dopo le visite McKennie è stato alla Continassa, dove ha incontrato il tecnico Andrea Pirlo e i nuovi compagni. Dovrà aspettare ancora qualche giorno, invece, per conoscere Cristiano Ronaldo, assente ieri all’allenamento: l’attaccante ha ottenuto un giorno di permesso e rientrerà al JTC dopo il doppio impegno di Nations League col Portogallo, che affronterà Croazia e Svezia il 5 e l’8 settembre.
Mercato Under 23
Intanto a Vinovo arrivano rinforzi anche per l’Under 23: Andrea Brighenti, attaccante 32enne del Monza, è a un passo dalla Juventus.
Genitori ivoriani e cuore italiano, Kean - appena convocato da Roberto Mancini in Nazionale - sarebbe funzionale al percorso di ringiovanimento della rosa bianconera. E anche dal punto di vista tecnico potrebbe essere molto utile, se tornasse sui migliori standard. Uno dei tanti problemi avuti da Maurizio Sarri nella passata stagione era infatti la penuria di centravanti. In pratica, c’era solo Gonzalo Higuain come “nove” di ruolo. E questo alla lunga si è fatto sentire, soprattutto quando si giocava ogni tre giorni. Il tecnico toscano a un certo punto della stagione ha spostato Paulo Dybala nel ruolo di falso nove e l’argentino ne ha tratto beneficio, tanto è vero che è stato il giocatore migliore del campionato. Ma dopo l’infortunio della Joya con la Sampdoria la Juve si è ritrovata scoperta in quel ruolo, come nella partita più importante dell’anno contro il Lione, che è costata l’eliminazione agli ottavi di Champions. E per non ripetere lo stesso errore, in questa sessione di mercato (in cui una delle priorità è piazzare altrove Higuain), la Juve cercherà di prendere due attaccanti. Per il primo nome il favorito resta Dzeko, per il secondo avanza a grandi falcate Moise Kean.