L’Avvocato Agnelli, Nizza e quelle corse in Ferrari...
«Avvocato, ma secondo lei potevamo non fermarla?». Inizio Anni Cinquanta: il Covid non è contemplato neppure negli incubi più arditi, il Tour è terreno di caccia per Coppi, mentre Nizza e la Costa Azzurra sono sinonimo di dolce vita, lussi, feste, artisti, modelle ed eccessi. Anche di velocità. L’Avvocato è Gianni Agnelli, giovane rampollo di una dinastia che ha fatto della Fiat un colosso dell’automobile. In quel tempo, però, al comando dell’azienda c’era Vittorio Valletta: il predestinato stava seguendo i consigli del nonno, tra i fondatori dell’impero su 4 ruote: «Prenditi un po’ di anni liberi, divertiti. Poi penserai alla Fiat». E il giovane Agnelli (presidente della Juve) non si era fatto ripetere l’invito. Soggiornava a Villa Leopolda, residenza reale, con giardini così estesi da assorbire il lavoro quotidiano di 50 persone (oggi valore stimato circa 480 milioni di euro, proprietaria Lily Safra: miliardaria brasiliana-monegasca), dove portava le sue conquiste (compresa l’ex nuora di Winston Churchill) e posteggiava le Ferrari. Una era speciale: la rarissima 375
America Pininfarina, verde scuro con tettuccio trasparente, cambio in legno, interni in pelle rossa e prezioso orologiocronometro Jaeger (con riserva di carica 8 giorni) incastonato nel cruscotto. Gli serviva per misurare i tempi. Dopo cene e party, non proprio morigerati, usava sfrecciare per le strade di Nizza a folle velocità. Aveva inventato vari circuiti, ognuno con un personale record da battere. Il rumore della Ferrari si udiva a un chilometro di distanza. Così la gendarmerie si metteva in postazione, aspettava e bloccava l’avvocato. Ma... Niente multa, ritiro della patente, sequestro dell’auto. «Avvocato, un gioiello così… Vorremmo vederlo da vicino, possiamo?». E Gianni Agnelli scendeva dalla Ferrari, apriva lo sportello alla modella di turno, fumava una sigaretta, mentre i poliziotti si accomodavano sui sedili in pelle, restavano a bocca aperta nel vedere i dettagli, sognavano d’inseguire i ladri a bordo di un bolide simile, poi riprendevano la loro vita normale. E l’Avvocato spariva nella notte. A oltre 200 all’ora.