La Gazzetta dello Sport

C’è il Giro Under 23 Aleotti e Fancellu, il momento è ora

Scatta da Urbino la prima gara italiana a tappe della rinascita. Occhio a Pidcock

- Di Alessandra Giardini - URBINO

Rinascimen­to è il nome di questa piazza piena di corridori e di biciclette, di una passione che i lunghi mesi di paura non hanno spento. Parte oggi da Urbino, la città ideale degli artisti rinascimen­tali, la prima corsa a tappe italiana del dopo pandemia. Si ricomincia dai giovani, dal Giro Under 23, da otto tappe che attraversa­no la bellezza senza dimenticar­e il senso del ciclismo: la fatica, la salita, la sfida. Davide Cassani tre anni fa ha voluto che questa corsa rinascesse e quest’anno ha insistito fortemente perché si partisse nonostante il virus. «Sarebbe stato un dramma se gli Under 23 avessero perso la loro stagione. Abbiamo cercato di fare l’impossibil­e». Rinascimen­to è il traguardo che hanno avuto in mente in questi mesi gli organizzat­ori, ostinati a voler mantenere in piedi il loro sogno mentre tutto attorno, all’estero, le altre corse Under 23 cadevano come castelli di carte, cancellate dall’emergenza sanitaria. Delle dieci tappe originarie, presentate in gennaio prima che il mondo impazzisse, ne sono rimaste otto: è sparita la cronometro emiliana, non ci sarà la tappa trentina, e il passaggio finale sul Mortirolo sarà soltanto uno. Però si corre. E dopo averlo reso possibile, ora Cassani e Marco Selleri, direttore della Nuova Ciclistica Placci, vogliono renderlo imperdibil­e. Magari vedendo finalmente sul podio un corridore di casa nostra.

Le nostre carte

«Possibilit­à ce ne sono», dice ancora il c.t. azzurro. «Aleotti l’anno scorso è arrivato secondo al Tour de l’Avenir, e ha preparato bene questa corsa. Poi c’è Fancellu. E Colleoni, Conca». E poi Piccolo, Tiberi, il campione italiano Frigo. Anche se sulla carta l’uomo da battere è Tom Pidcock, tascabile ma pieno di talento, una specie di risposta inglese ad Evenepoel. Cassani alza le braccia. «E’ uno fuori categoria, mercoledì all’Europeo era là che lottava nel finale con tutti i profession­isti». E’ correndo contro quelli forti che il livello si alza e la scuola si perfeziona. Il Giro Under non è un Giro mini. Basta dare un’occhiata all’albo d’oro e agli ordini di arrivo: dieci giorni fa al Giro dell’Emilia sono arrivati primo e secondo Vlasov e Almeida, che due anni fa erano stati primo e secondo al Giro Under. E l’anno prima la maglia rosa era andata a Pavel Sivakov, il russo

Logo

Sulla maglia rosa ci sarà anche il logo 500, come gli anni che sono passati dalla morte di Raffaello, il figlio più amato di Urbino, uno dei pochi pittori ad essere stato una leggenda già in vita. Una vita breve ma illuminata dal genio. E’ Raffaello il simbolo di questo nuovo rinascimen­to, lui che con il suo talento ha lasciato il segno sul futuro. Lasciare un segno è il progetto di tutti quelli che sono qui oggi, a partire da Giovanni Aleotti, astro già nato di un ciclismo italiano che ha assoluto bisogno di sognare in grande anche nelle prossime stagioni. Emiliano di Finale, 21 anni, il profession­ismo lo aspetta in fondo alla stagione. E anche Alessandro De Marchi, suo maestro al Cycling Team Friuli. «Adesso voglio concentrar­mi solo su questo Giro. Fino all’anno scorso ero convinto di essere uno da classiche, poi al Tour de l’Avenir mi sono reso conto che potevo anche fare classifica. Questa corsa mi serve anche per capire qualcosa in più di me». L’augurio del presidente federale Di Rocco, in piazza Rinascimen­to ieri sera per la presentazi­one delle squadre, è che «si corra in sicurezza, senza mai dimenticar­e le regole, il distanziam­ento, l’attenzione». Corsa giovane e all’avanguardi­a: sarà possibile viverla al massimo con il «Race Control Streaming». Da casa si potranno seguire attraverso i Gps i corridori di tre team e i leader delle varie classifich­e. Nell’ultima ora si aggiungerà la diretta Facebook con Radio Informazio­ni, per ascoltare la corsa da dentro. E gli ultimi 5 km si potranno seguire in diretta video, sempre su Facebook. Rinascimen­to, ma nel 2020.

LA GUIDA

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RODELLA Ripartenza Le gare sull’autodromo di Imola a luglio e, dall’alto, Giovanni Aleotti, modenese di 21 anni, e Alessandro Fancellu, comasco, 20
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che oggi partirà da Nizza per il Tour al fianco di Bernal.
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