La Gazzetta dello Sport

IL 9 DI PIRLO È MORATA II

Ciao Dzeko, torna lo spagnolo in prestito per 10 milioni l’anno

- Di Clari, Della Valle, Garlando, Laudisa, Malfitano

Paratici abbandona Dzeko e chiude con lo spagnolo dell’Atletico Madrid, dopo aver provato anche per Cavani: il prestito può durare due anni, diritto di riscatto iniziale a 45 milioni

Il 27 settembre 2014, il 21enne Alvaro Morata segnò a Bergamo il suo primo gol in maglia bianconera. Sei anni dopo la casacca numero 9 che ha indossato per due stagioni, mettendo insieme 93 presenze e 27 gol, l’aspetterà nello spogliatoi­o dell’Olimpico per la sua prima volta bis. Doveva essere la partita di Edin Dzeko, invece Roma-Juve di domenica prossima sarà la notte del ritorno di un vecchio amico, che se n’è andato in giro per l’Europa portando però la Signora nel cuore. «Sarò juventino per sempre», scrisse nella toccante lettera d’addio quando il Real Madrid lo rivolle indietro, e infatti il legame tra lui e Madama è sempre rimasto solido. Fabio Paratici (che era tra gli invitati al matrimonio da favola dello spagnolo nell’estate 2017), dopo aver aspettato a lungo il bosniaco e aver fatto un tentativo per Edinson Cavani, è uscito dalle secche del mercato convincend­o l’Atletico a lasciar partire il suo attaccante con la formula vantaggios­a del prestito.

La virata

Lo sbarco dello spagnolo chiude una partita a lungo in bilico e risolta dal club bianconero nel primo pomeriggio, cioè quando Paratici ha preso atto che a Trigoria si erano fermati per Milik, rendendo impossibil­e il via libera per Dzeko, il centravant­i scelto da Pirlo. Così il responsabi­le dell’area sportiva juventina ha definito le intese con l’Atletico Madrid. A Morata verrà mantenuto il contratto con i colchonero­s da 5 milioni netti sino al 2024, mente con il club spagnolo è stato pattuito un prestito biennale con varie opzioni. Il primo anno costerà alla Juve 10 milioni e prevede un diritto di riscatto a 45 milioni. Se il legame verrà rinnovato nel 2021, la Juve pagherà altri 10 milioni, ma il diritto di riscatto scenderà a 35. E’ un leasing in piena regola, un last minute oneroso per un giocatore pagato un anno fa 55 milioni di euro. E con quest’incasso i madrileni hanno potuto affondare i colpi per Luis Suarez, che il Barcellona cede ad una rivale in Liga per 9 milioni (alla Juve sarebbe costato 1 milione). In questo lieto fine è stato decisivo lo zampino bianconero, considerat­o che

Paratici aveva «liberato» Luis per il ritardo nella pratica per il passaporto.

Il no di Cavani

Il retroscena è che nel weekend un emissario bianconero ha dialogato a lungo a Parigi con Cavani, portandogl­i un’offerta bianconera per un biennale da 8 netti più 2 di bonus. Però l’ex Psg non è sceso sotto quota 12, contando anche sul pressing dell’Atletico, ma è rimasto in un vicolo cieco, visto che Simeone ha avuto il Pistolero, il suo gemello in nazionale, con i soldi dell’operazione-Morata. Curve strettissi­me per una volatona in cui tutti fanno i conti con una fetta di delusione. La stessa Juventus in queste settimane ha battuto tutte queste piste senza lasciare nulla al caso. I contrattem­pi non sono mancati, anche perché troppi interessi si sono accavallat­i. Così la Juve ha dribblato i dubbi di Roma e Napoli per scegliere un giocatore che a Torino ha legato con tutti ed ha grande voglia di tornare protagonis­ta. Il grande giro per il centravant­i si chiude con il nome rimasto più in disparte in queste settimane. Il silenzio evidenteme­nte lo ha aiutato.

Il biennio con Allegri

Fosse stato per Morata non se ne sarebbe mai andato, così come la Juventus non lo avrebbe

mai lasciato andare via. Alvaro arrivò quando ancora c’era Antonio Conte, nella famosa estate in cui l’ex tecnico si dimise a stagione appena cominciata, e si ritrovò Massimilia­no Allegri, l’allenatore che più lo ha fatto crescere, alternando carezze e cazziatoni. La Juventus lo acquistò a titolo definitivo per 20 milioni, ma il Real aveva un diritto di riacquisto che decise di esercitare. Negli anni il nome di Morata è stato riaccostat­o spesso ai bianconeri: più volte Paratici ha tentato di riportarlo a casa, stavolta ci è riuscito.

La telefonata di Pirlo

Alvaro è arrivato ieri sera a Caselle, visibilmen­te felice. A caricarlo era stata, nel primo pomeriggio di ieri, la telefonata di Andrea Pirlo: i due hanno condiviso un anno alla Juventus, il primo di Alvaro e l’ultimo del nuovo tecnico. Insieme hanno giocato, e perso, una finale di Champions League contro il Barcellona: lo spagnolo segnò un gol inutile e il Maestro scrisse la parola fine alla sua carriera italiana per volare negli Stati Uniti. Pirlo ha chiamato Morata per dirgli che non vede l’ora di averlo tra i suoi uomini; poi gli ha spiegato le diverse soluzioni tattiche che ha testa. Gli amici lo raccontano motivatiss­imo e impaziente di rivedere i vecchi compagni, compreso CR7 che ha conosciuto al Real. Oggi Alvaro sosterrà le visite mediche e dopo la firma si riprenderà quel numero 9 che alla Juventus è rimasto vacante per un anno. L’attesa è stata lunga, ma Alvaro è convinto che ne sia valsa la pena.

 ??  ?? Chi si muove, chi resta Alvaro Morata, 27 anni, sbarca di nuovo alla Juve, Edin Dzeko, 34, deve rimanere alla Roma
Chi si muove, chi resta Alvaro Morata, 27 anni, sbarca di nuovo alla Juve, Edin Dzeko, 34, deve rimanere alla Roma
 ?? GETTY ?? Arriva dall’Atletico Alvaro Morata, 27 anni, attaccante spagnolo, ha giocato l’ultima stagione mezzo con l’Atletico
GETTY Arriva dall’Atletico Alvaro Morata, 27 anni, attaccante spagnolo, ha giocato l’ultima stagione mezzo con l’Atletico
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