PARLIAMO
Anon ancora 17 anni nel 2015 l’avevano già eletto miglior giovane giocatore d’Africa. D’altronde Victor James Osimhen da Lagos, violenta megalopoli nigeriana da oltre 10 milioni di abitanti (e 23 nella provincia...), nel novembre di quell’anno aveva trascinato la sua Under 17 alla conquista del Mondiale di categoria in Cile, segnando 10 gol in 7 gare, e risultando capocannoniere del torneo. Più che promettente il ragazzo. Tanto che l’avevano già adocchiato Anderlecht, Bruges e Arsenal. Oggi è un bene prezioso del Napoli, 70 milioni di euro di spesa, l’africano più costoso nella storia della Serie A, lo straniero più caro quest’anno con Arthur e il 7° acquisto assoluto per le tasche dei club italiani.
Il re del Continente
Accanto al nigeriano Osimhen però ecco una cinquantina di “fratelli” del Continente Nero. Non tutti hanno debuttato in Serie A, alcuni sperano e si apprestano a farlo. Specie con le neopromosse. Ce ne sono di già affermati e di giovani in cerca di miracolo. Intanto ne abbiamo contati 48 nelle rose di A, di 15 Paesi e in 18 club, Verona e Bologna in testa con 5, Fiorentina e Sassuolo a 4; solo Juve e Cagliari non ne hanno tesserati. In prevalenza ivoriani (9), ghanesi e senegalesi (7
Domenica a pranzo tutta l’Italia ha scoperto Victor “Flash” Osimhen, il nigeriano strappato dal Napoli al Lilla per 70 milioni di euro. L’acquisto africano più caro di sempre per la Serie A, fra i più esosi di questa stagione e nella top 10 delle spese dei club italiani nella storia. Con lui è arrivato all’Inter Hakimi, marocchino da 40 milioni di euro, e sono rimasti Koulibaly, Bennacer, Gervinho e N’Koulou che la storia del calcio in Africa l’hanno già fatta. Ecco tutti gli africani di A
per nazione), cioè le migliori scuole calcistiche dell’Africa, assieme a Nigeria (4) e Marocco (5). Ma gli attuali campioni in carica della Coppa d’Africa sono gli algerini (nel 2019) e qui a Milano abbiamo quello che è stato eletto il numero uno del torneo, Ismael Bennacer, ora 22enne rossonero, leader e assist man delle Fennecs del c.t. Belmadi. Il Milan l’aveva appena preso dall’Empoli per 16 milioni, dopo che era passato dall’Arsenal senza lasciare traccia. Bennacer è anche il rappresentante della categoria di africani più presenti in Serie A, i centrocampisti, ben 23; 13 i difensori e 12 gli attaccanti.
L’amico di Griezmann
Fra le stelle della retroguardia un altro napoletano, Koulibaly, che quella finale di coppa d’Africa del 2019 se la perse perché squalificato. Kalidou, che il Napoli vorrebbe vendere sui 65-70 milioni di euro, è stato un gran colpo, arrivato nel 2014 dal Genk per soli 10 milioni. Lui in realtà è francese di Saint-Dié-des-Vosges, confine tedesco, e con la Under 20 bleu dei vari Griezmann e Lacazette è arrivato in una semifinale mondiale di categoria nel 2011. Quattro anni dopo però scelse i Leoni della Teranga convocato da Aliou Cissé che ora ne ha fatto il capitano dei senegalesi, con cui ha disputato i Mondiali 2018. Dove avrebbe potuto essere campione del mondo con i francesi. «Je ne regrette rien», disse allora, alla Edith Piaf: «Non rimpiango nulla, perché voglio scrivere la storia del calcio africano».
Campioni
Altri due che la coppa d’Africa l’hanno vinta da protagonisti sono il parmense e ivoriano Gervinho nel 2015 e il camerunese del Toro N’Koulou, che nel 2017 ha firmato il 2-0 con l’Egitto di Cuper, regalando ai suoi la quinta coppa della storia. Gervinho invece nel 2015 accanto a Bony, all’ex romanista Doumbia e a Yaya Touré, andò in gol nei quarti e in semifinale. Il granata N’Koulou dopo aver lasciato i Leoni Indomabili proprio dopo quella vittoria ha da poco deciso di tornare agli ordini del c.t. Toni Conceição. Il ragazzone di Yaoundé è in Europa ormai da 13 anni, scoperto dal Monaco e poi valorizzato da Marsiglia e Lione.
Achraf il madrileno
Un altro fresco acquisto del nostro campionato è il 2° africano più caro di sempre in Serie A: il marocchino Achraf