K.o. nel derby, talpe e accuse tattiche Celtic in crisi di nervi, Ibra fa paura
●Il Milan affronterà giovedì un Celtic ferito dalla sconfitta nel derby e avvelenato dalle polemiche. Il 2-0 incassato sabato con i Rangers non ha solo interrotto la corsa tra campionato e Europa League – 8 vittorie di fila -, ma ha aperto crepe profonde all’interno di un ambiente in cui l’obiettivo dichiarato è la conquista del decimo titolo di fila. Neil Lennon, allenatore nordirlandese dei Celts, ha accusato «una talpa» di aver svelato ai media la formazione anti-Rangers: «Sono cose disgustose. Sto facendo il possibile per proteggere la privacy, ma qualcuno spiffera i nostri segreti». Perdere l’Old
Firm di Glasgow, una delle sfide più calde del mondo, lascia sempre segni profondi. Negli ultimi 25 anni, solo cinque volte il club caduto nel primo derby della stagione è riuscito a trionfare in campionato. Non solo: i Rangers hanno vinto la seconda stracittadina di fila, dimostrando che, dopo un decennio di buio, sono tornati competitivi. Steven Gerrard ha dato un gioco moderno ai Gers: possesso, palleggio, sovrapposizioni. Nel Celtic è in corso la restaurazione dopo le stagioni di Brendand Rodgers. Il 3-5-2 di Lennon è sotto accusa: la squadra fatica a gestirlo. Il Milan, celebrato ieri sui giornali scozzesi, fa paura. Ibrahimovic è considerato il pericolo numero uno: l’uomo migliore per contrastarlo è il norvegese Ajer, l’unico a salvarsi nell’Old Firm. Basterà?
Stefano Boldrini