Morata: riserva a chi? L’uomo Champions è già un punto fermo
Le cose vanno di fretta, le gerarchie cambiano, la coppa torna e Alvaro Morata c’è, al centro dell’attacco. La panchina non è più una opzione: da presunta “seconda scelta”, sul mercato e in formazione, a riferimento offensivo. Come ti ribalto il destino in poche mosse. Il “nueve” bianconero è una delle poche certezze con cui la Juve è tornata da Crotone: senza Cristiano lo spagnolo ha rischiato di raccoglierne l’eredità da match-winner. Non solo, a Kiev sarà l’unico ad iniziare una nuova Champions sapendo che cosa si prova a vincerla. Senza Ronaldo, in quarantena in villa, e i suoi 5 sollevamenti di coppa con le orecchie, restano i 2 di Morata. Due Champions vinte, prima e dopo il biennio con la Juve. La prima, la Decima del Real Madrid, vissuta da “ragazzo di bottega”: tre ingressi nel finale, una gara da titolare con gol, in un ottavo di ritorno già “indirizzato”, poi la finale con l’ingresso per Benzema e il ribaltone dei supplementari con l’Atletico vissuto in campo. Per la seconda (16-17) era tornato in blanco con uno status nuovo, da “recomprato”, da promessa star: tre gol, ma pochi spazi, una sola gara da titolare, riserva fissa di Cristiano e una comparsata di 1’ nella finale contro la Juve. Panchinaro sì, ma nelle foto con coriandoli e champagne. Non ci saranno stasera, ma nemmeno Alvaro starà a guardare: nelle prospettive di inizio stagione era indicato come centravanti tattico, da usare per un certo tipo di gare. Pirlo l’ha lanciato subito a Roma, e non è andata bene.
Compiti
La mancata convocazione in nazionale, però, gli ha permesso di lavorare alla Continassa. Dalla bolla è venuta fuori la prestazione più frizzante di Crotone, la conferma di una grande puntualità quando si tratta di arpionare pallone in zona “area piccola” e un lavoro tattico già avviato. «Qui mi chiedono cose diverse», ha detto. Dalla corsia di centro sinistra dell’attacco (la stessa che predilige Ronaldo, sulla coabitazione bisognerà lavorare) deve dare profondità in verticale, rientrare per fare la sponda, attaccare la porta sui cross da destra (vedi i gol, buono e annullato, di Crotone). Se poi volesse indicare anche la strda verso la coppa a Torino apprezzerebbero.