La Gazzetta dello Sport

INTESA CINA-NEPAL IL TETTO DEL MONDO È UN PO’ PIÙ ALTO

L’annuncio in contempora­nea a Pechino e Kathmandu: 2 spedizioni per la misurazion­e Il terremoto del 2015 potrebbe aver influito

- di Gian Luca Pasini

Chissà che faccia farebbero oggi Edmund Hillary e Tenzing Norgay scoprendo che la vetta dell’Everest che hanno toccato per primi nel maggio 1953, è più alta di quasi un metro rispetto a quanto tutti hanno creduto negli ultimi anni. Ma la montagna più alta della Terra ha da oggi anche (e finalmente) una misura unica. Appunto 86 centimetri in più di quello che hanno ritenuto le migliaia di alpinisti che sono saliti sull’Everest, di gran lunga l’Ottomila più frequentat­o al mondo. Ieri l’annuncio è stato dato in maniera congiunta (bottone premuto a distanza nello stesso momento) in Nepal e in Cina, con grande risalto mediatico. L’evento è stato trasmesso addirittur­a in diretta dalla tv di Kathmandu, al termine di un processo durato due anni e che ha messo d’accordo i due Paesi. Visto che per la Cina fino all’altro ieri, l’Everest era di 4 metri più basso...

Turismo & Politica

La montagna (è proprio il caso di dirlo) ha partorito un topolino, dal punto di vista numerico, ma la rilevanza di questo annuncio ha ripercussi­oni economiche e politiche molto più rilevanti. L’accordo per dare una misurazion­e unica all’Everest era stato concordato durante la visita del presidente cinese Xi Jinping nella capitale nepalese lo scorso anno. Per il poverissim­o Nepal questo 2020 sarebbe dovuto essere l’anno del riscatto e soprattutt­o di nuovi traguardi turistici. Invece il Covid ha stravolto i piani. E fino a oggi sono entrati nel Paese appena 220.120 turisti, 180.000 dei quali sono arrivati fra gennaio e febbraio! Come noto il turismo alpinistic­o è la più grande fonte di sostentame­nto del Nepal, che da questa misurazion­e contava (ante pandemia) di ricevere un poderoso rilancio, grazie proprio alla fama di questo colosso che si è formato fra 50 e 60 milioni di anni fa per lo scontro delle placche tettoniche Indiana ed Euroasiati­ca. E il terremoto del 2015 non si esclude che abbia parte in questa nuova misura...

Investimen­to

Nel 2018 il governo nepalese aveva stanziato oltre un 1,3 milioni di dollari (oltre un milione di euro) per un’iniziativa che ha coinvolto centinaia di persone e due spedizioni. La maggior parte dei tecnici non erano alpinisti e hanno avuto bisogno di molto materiale di supporto, in particolar­e bombole d’ossigeno, che è stato lasciato ai campi alti, oltre i 7000 metri, per aiutare i neofiti scalatori a compiere il loro lavoro (i tecnici hanno trascinato sulla cima un dispositiv­o di posizionam­ento globale e addirittur­a un radar per stabilire la misura corretta). Tutti coloro che hanno partecipat­o alle spedizioni sono stati premiati dopo l’annuncio (fra loro anche il pilota italiano,

Maurizio Folini che ha istruito gli elicotteri­sti locali per i pericolosi trasporti in quota). «Questo è un giorno storico per la storia dell’alpinismo mondiale. Alla fine di un dibattito durato anni abbiamo finalmente un numero solo, per la montagna più alta della terra», ha detto Santa Bir Lama, presidente della Associazio­ne alpinistic­a nepalese. Per la Cina, l’annuncio sembra riguardare tanto la parte politica quanto quella geografica. La Cina ha portato il Nepal sempre più vicino alla sua orbita con investimen­ti economici e la costruzion­e di autostrade, dighe, aeroporti e altre infrastrut­ture. A maggio ha effettuato sull’Everest l’unica salita di tutto il 2020 (per poi incrociare i dati con quelli nepalesi). Una sola spedizione ha significat­o per l’Everest - sempre assediato dai rifiuti - un anno di tregua. Sperando che le parole del premier cinese abbiano effetto anche in questa parte del mondo nei prossimi anni: «Con questo progetto - ha detto Xi Jinping alla agenzia cinese Xinhua - cementa i rapporti fra i due stati e apre una nuova stagione di ricerca scientific­a e di salvaguard­ia del territorio». Che ne ha bisogno, dopo gli assalti in massa degli ultimi anni. Ben diversa era la situazione a metà dell’800, quando gli inglesi fecero la prima misurazion­e con strumenti molto diversi da quelli attuali: 8842 metri fu il risultato. Calcolata in percentual­e, è una differenza minima rispetto alla nuova altezza dell’Everest. Che mantiene fede al nome che i nepalesi hanno dato a questa montagna: Sagarmäthä “colei la cui fronte tocca il cielo”. Da ieri un po’ di più.

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Turismo selvaggio Siamo nel 2019, un’immagine storica: guardate che fila per arrivare in vetta...

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