«ARBITRO RAZZISTA»
«È quello nero» rivolto al vice Webo che poi viene espulso. L’ira di Erdogan
A Parigi quarto uomo accusato per una frase offensiva Psg e Basaksehir se ne vanno, la partita si rigioca oggi
Siamo contro ogni forma di razzismo e discriminazione nello sport e anche nella vita di tutti i giorni
Erdogan
Diciamo no al razzismo, Webo noi siamo tutti con te
Mbappé
Annuncio Uefa Sarà aperta un’indagine approfondita sui fatti di ieri
Si ricomincia così Dal minuto 23 e con nuovi arbitri Il fischio d’inizio alle 18.55
Inizialmente sembrava la solita scena di proteste da parte di una panchina innervosita da un fallo di un avversario, con l’inevitabile cartellino rosso destinato a chi aveva alzato troppo la voce. Ma stavolta è successo qualcosa di inedito e soprattutto di molto grave. Il quarto uomo, il romeno Sebastian Coltescu, ha indicato al direttore di gara, il connazionale Ovidiu Hategan, il vice allenatore del Basaksehir, dandogli del «negro». Vittima, l’ex attaccante del Camerun, Pierre Achille Webo, vice allenatore del tecnico Okan Buruk, e che giustamente è andato su tutte le furie, accusando Coltescu di razzismo. Qualcosa di mai visto prima e neppure previsto dai regolamenti dell’Uefa, tra l’altro da decenni in prima linea contro tutte le discriminazioni. Insomma, abbastanza per convincere le squadre e i rispettivi staff ad abbandonare il campo, al 23’. Un comportamento esemplare e storico per la competizione calcistica più importante d’Europa. L’Uefa però ha preso posizione per ultima, dopo l’intervento anche del presidente turco Recep Erdogan, rinviando la partita a stasera alle 18.55.
Lingua
Coltescu inizialmente ha cercato di giustificarsi, spiegando di aver parlato nella sua lingua madre con il collega, precisando che «negru» in romeno non avrebbe connotazioni razziste. Ma non è bastato per calmare gli animi. Anzi, gli altri membri dello staff, incluso Buruk, hanno accusato a loro volta il quarto uomo di razzismo. Ma il più determinato a chiedere chiarimenti e a incitare l’arbitro principale a raccogliere anche la versione di Webo, è stato Demba Ba, senegalese di passaporto calcistico, ma nato e cresciuto nella prima periferia di Parigi. L’attaccante, in panchina al momento dell’espulsione del camerunese, ha così attirato l’attenzione anche dei compagni in campo e pure dei colleghi del Psg. Neymar e Mbappé si sono avvicinati per primi, e hanno pure loro chiesto spiegazioni a Hategan. Quindi è arrivato il d.s. parigino Leonardo per discutere con gli arbitri e cercare di far luce sull’accaduto. Tutto inutile. Rapidamente Mbappé, sostenuto da Neymar, Kimpembe e dal capitano Marquinhos, si è schierato apertamente, precisando che loro non avrebbero ripreso la gara in presenza di Coltescu. E così, dopo una decina di minuti, le due squadre hanno deciso di abbandonare insieme il campo, accompagnate dai rispettivi staff. E pure dai quattro arbitri.
Messaggio
La discussione è continuata nel tunnel del Parco dei Principi, con Hategan che ha provato a ricordare di nuovo che il collega parlava in romeno, senza alcuna intenzione di offendere. Ma già a bordo campo, Ba gli aveva rinfacciato che la lingua ufficiale in una partita di Champions League è comunque l’inglese e che in ogni caso Coltescu avrebbe dovuto formulare la sua frase con più rispetto, senza distinguere il vice allenatore dal colore della pelle. Un dibattito approfondito con i delegati Uefa, mentre sui social è intervenuto anche il presidente Erdogan: «Condanniamo fermamente i propositi razzisti contro Pierre Webo. Penso che l’Uefa prenderà le misure necessarie. Siamo contro ogni forma di razzismo e discriminazione nello sport e anche nella vita di tutti i giorni». Una dichiarazione preceduta da quella della sua ministra dello sport, ma anche da un messaggio del club turco, con grafica e slogan dell’Uefa contro il razzismo. Un tweet rilanciato dal Psg, mentre il presidente del Basaksehir, imparentato alla famiglia di Erdogan, precisava di non voler giocare in presenza di Coltescu. E Mbappé a fine partita ha twittato: «Diciamo no al razzismo, Webo siamo con te». E Verratti si è allineato al compagno.
Idea
E non è bastata la proposta di sostituire il quarto uomo con l’italiano Maurizio Mariani, assistente alla Var di Marco Di Bello, per convincere i giocatori del club turco almeno ad accogliere l’idea di tornare in campo, tenendosi tutti abbracciati e per mano. Era una proposta di Demba Ba respinta dalla maggioranza dei suoi compagni che hanno iniziato a uscire dallo stadio alle 23, come i parigini. Solo dopo, l’Uefa ha ufficializzato il rinvio della partita a stasera. Dal 13’. Con altri arbitri. E il Psg già qualificato.