La Gazzetta dello Sport

Di Francesco felice a metà: «Serve più malizia»

Lykogianni­s: «Dedico il gol alla mia famiglia» Gotti: «Contento della solidità e delle idee»

- Di di

n Lykogianni­s così non si era mai visto. Il mancino greco, da quando Di Francesco siede sulla panchina del Cagliari, è un altro giocatore. Spinge, crossa (solo ieri 5, migliore dei suoi), difende bene

Ue soprattutt­o segna. Sempre di punizione, in quello che sta diventando il marchio di fabbrica. Prima della rete all’Udinese da fermo, in gol anche contro il Crotone, sempre alla Sardegna Arena e sempre nella porta che guarda la Curva Sud. Nessun difensore nei top 5 campionati europei ha segnato più di lui su punizione diretta da inizio stagione. E in generale Lykogianni­s è il quinto difensore greco capace di segnare almeno due gol in un singolo campionato di Serie A dopo Manolas, Moras, Torosidis e Papastatho­poulos. Specialist­a ma non troppo, come confessa lui stesso: «A essere sincero non alleno molto le punizioni. Dedico il gol alla mia famiglia. Dispiace per non aver vinto, stiamo crescendo ma ancora non basta». Pensiero del greco che fa il pari con quello di Di Francesco: «Una gara difficile ma equilibrat­a. Non credo che siamo stanchi ma che siamo poco lucidi in questo momento della stagione. Dobbiamo palleggiar­e meglio ed essere più smaliziati in difesa. Sono contento per Lyko, ha qualità e ora sta trovando fiducia per esprimerla. Non voglio dare giudizi sul gruppo, è presto. Stiamo crescendo e abbiamo avuto diversi problemi con il virus».

Qui Udine

Gotti torna a casa dalla Sardegna con la consapevol­ezza di aver giocato un’ottima partita e con una chiara identità di squadra: «Abbiamo giocato solo per vincere e le tante occasioni avute lo dimostrano. Mi sono piaciute la solidità e le idee di gioco. Siamo partiti bene e poi siamo calati un po’ nella ripresa, ma sul gol di Lykogianni­s ho fatto notare al quarto uomo che la distanza tra palla e lunetta avrebbe dovuto essere la stessa dalla barriera al dischetto del rigore ma in realtà sembrava non essere così: a questi livelli anche uno o due metri possono fare la differenza».

IL MIGLIORE

Lancio da campione per Pussetto, salvataggi­o su Joao. Primo tempo sontuoso e tanta sicurezza dietro

6 MUSSO In ritardo sulla punizione di Lykogianni­s, un altro brivido, chiude bene su Sottil e in uscita.

6,5 BECAO Attento, concede poco a Pavoletti e imposta quando serve.

6,5 BONIFAZI Il suo lo fa, anche spazzando (De Maio s.v.) 6 STRYGER LARSEN Non sbraca, ma i duetti con De Paul non sempre funzionano. (Ter Avest s.v.)

6,5 PEREYRA Uno stantuffo che non smette mai di creare, un po’ litigioso, becca il giallo.

6 MANDRAGORA Deve lottare, ma entra con lo spirito giusto.

6,5 WALACE E’ dappertutt­o, recupera 11 palloni, sembra di sbattere sulla linea di mezzo del calcio balilla. Nervoso all’intervallo.

6,5 DE PAUL Non è devastante come al solito, ma i numeri sono i soliti: 56 passaggi positivi, 9 lanci, 4 cross, pure 21 palle perse.

6 ZEEGELAAR Soffre un po’ Nandez, poi si riequilibr­a. Dieci recuperi.

6,5 PUSSETTO Occasione da gol in avvio (bene Cragno), ma sempre versione zanzara, sfrutta gli errori. Suo il lancio-assist per Lasagna.

6 NESTOROVSK­I Si cala nella battaglia.

6 DEULOFEU In crescita, prova il suo numero accentrand­osi per tirare.

7 LASAGNA Entra e segna, alla sua maniera. Ci voleva. Ritrovato

6,5 ALL. GOTTI I primi 25’ della ripresa sono da big. Domina, vince ai punti. Quando DiFra cambia cala. 6 PICCININI (Arbitro) Gestione della gara volta alla serenità, sarà per questo che evita di sventolare il giallo a Lykogianni­s per un buffetto a De Paul 6 LOMBARDO (Assistente) 6 PERROTTI (Assistente)

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LAPRESSE La guida Eusebio Di Francesco, 51 anni, allenatore del Cagliari
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