La Gazzetta dello Sport

Van der Poel: «Primo, oltre ogni limite»

Cross, sfida pazzesca nel fango di Namur: l’olandese stronca Van Aert e Pidcock

- di Matteo Pierelli

Una battaglia molto dura. Ero distrutto, non ne avevo di più Mathieu Van der Poel sulla gara

La grande qualità di Van der Poel ha fatto la differenza all’ultimo giro Wout Van Aert sul rivale

«Ho vinto, ma sono andato oltre ogni limite». Le parole di Mathieu Van der Poel, che ha sconfitto dopo una battaglia stellare il rivale Wout Van Aert, fotografan­o come meglio non potrebbero lo spettacolo nei boschi di Namur, in Belgio, dove il ciclocross è religione ma anche business. I due amici-nemici, vincitori di Fiandre e Sanremo, che si sfidano fin da ragazzini su ogni percorso, avevano addosso gli occhi di tutti in questa seconda tappa di Coppa del Mondo, ed è stato show autentico.

Potenza

Il primo, attesissim­o duello della stagione è andato a Van der Poel, nipote di Poulidor e figlio di Adrie, che ieri era sul tracciato pronto ad aiutare Mathieu a ogni cambio bici. L’olandese ha vinto di pura potenza, sfiancando tutti i rivali nell’ultimo giro, quando ha raggiunto l’inglese Tom Pidcock - vincitore del Giro Under 23, che nel 2021 correrà nella Ineos - che ha dato un ulteriore saggio delle sue potenziali­tà: ha attaccato a traguardo lontano e se l’è giocata a viso aperto, prima di essere preso da Van Aert e Van der Poel. L’olandese a quel punto ha tirato dritto e nel tratto più tecnico è stato perfetto, scrollando­si di dosso definitiva­mente Van Aert (finito a soli tre secondi), evitando così l’arrivo in volata che comunque gli aveva sorriso all’ultimo Giro delle Fiandre. «E’ stata una gara tremenda – ha detto il vincitore -, sono arrivato cotto. Non ho mai avuto la sensazione di averne di più, sono stato al limite per un’ora e sono quasi caduto un paio di volte tanto ero stanco.

Onestament­e, senza il lavoro di Van Aert non sarei riuscito a prendere Pidcock, che forse è stato il migliore: la sua azione è stata impression­ante». L’inglesino, già iridato juniores e Under 23, che una settimana fa aveva battuto Van der Poel nel Superprest­ige di Gavere, ha concluso, esausto, terzo a 11”: anche lui sarà un fattore al Mondiale di Ostenda a fine gennaio.

«Forse non ho fatto una gara tatticamen­te perfetta – ha detto Pidcock –, ma mi esprimo meglio quando posso correre davanti, mentre se sto sulle ruote non sono altrettant­o efficace».

Van Aert caustico

Deluso per il risultato Van Aert, il più attivo nel chiudere il buco su Pidcock ma alla resa dei conti ancora battuto da Van der Poel: «Ho pensato più a rientrare in gara che non a vincere - le parole del belga -. Ho riportato Mathieu in corsa e lui all’ultimo giro spesso ha la qualità per fare la differenza. Diciamo che oggi ho vinto...il premio del più stupido. Ad ogni modo, alla luce di questa gara posso credere di più in me stesso». Già, a Namur, su un percorso molto impegnativ­o, c’era tutto il gotha della specialità, compreso il campione europeo Eli Iserbyt (che però ha rotto subito la catena, compromett­endo la sua gara) e Michael Vanthouren­hout (4°), l’unico che è stato in grado di restare con i migliori, almeno fino a metà corsa. Ma quando si comincia a respirare aria di Mondiale, Van der Poel e Van Aert si trasforman­o: non a caso, dal 2015 la maglia iridata è solo affar loro.

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Duello 1. Mathieu Van der Poel, 25 anni, davanti a Van Aert, 26, e Pidcock, 21 2. La vittoria dell’olandese 3. Van der Poel e Van Aert, che difficoltà
1 Duello 1. Mathieu Van der Poel, 25 anni, davanti a Van Aert, 26, e Pidcock, 21 2. La vittoria dell’olandese 3. Van der Poel e Van Aert, che difficoltà
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