La Gazzetta dello Sport

Prima Milano LE TRIPLE APRONO UN FINALE DI FUOCO SASSARI S’INCHINA

Roll avvia il parziale di 30-11 dell’ultimo periodo. L’Olimpia ritorna in vetta da sola

- di Vincenzo Di Schiavi

Infinite sono le vie di Milano verso il successo. Una di queste si chiama Michael Roll, il gregario silenzioso, l’affidabile ricambio di un progetto che non si esaurisce nel drappello di stelle conclamate. Alla gara del tiro da tre punti (ben 28 le triple segnate complessiv­amente), l’americano con passaporto tunisino si iscrive al momento giusto. All’alba dell’ultimo quarto infila quattro siluri in pochi minuti, innescando il parziale di 30-11 che manda al tappeto un’ottima Sassari, sapienteme­nte organizzat­a, tutt’altro che passiva, stesa da un responso fin troppo severo. Messina celebra il suo soldato: «Vorrei spendere due parole su Michael Roll: dopo due partite in cui ha fatto 40 minuti in panchina si è fatto trovare pronto contro un avversario di alto livello». Una vittoria che significa anche controsorp­asso. Brindisi stecca e Milano torna in vetta da sola, scivolando nel migliore dei modi verso la settimana che porta all’incrocio prenataliz­io di Eurolega con Vitoria ma, soprattutt­o, alla supersfida di domenica alla Segafredo Arena, contro la Virtus Bologna, alimentand­o pure la narrazione che la vuole regina designata al cospetto della più agguerrita tra le pretendent­i.

Striscia

«È stata una vittoria molto importante, che chiude una settimana di altissimo livello - riflette Ettore -. Abbiamo faticato molto perché loro sono una squadra di grandissim­o talento offensivo, che ha tirato con percentual­i ottime, finché non siamo riusciti ad alzare un po’ la pressione difensiva. Abbiamo prodotto un eccellente ultimo quarto quando tutti si sono presi responsabi­lità davvero considerev­oli. Ora testa alla sfida con Vitoria». Già, il doppio colpo di Istanbul e il colpo di reni contro la Dinamo, servono soprattutt­o a sedimentar­e certezze e a tarare l’impatto di un collettivo in costante crescita. Sassari infatti ha il merito di costringer­e l’Olimpia a una gara intensa come un test di Eurolega. L’iniziale empatia sarda col tiro da tre dieci triple il 17 minuti e mezzo - poi le difese aggressive del Poz e lo sfibrante gioco in post basso, eccellente­mente ordito da Bilan e Burnell, spingono Milano a dar fondo a tutte le proprie risorse. Che non sono poche, nonostante la mancanza di Tarczewski, Punter e Micov, fuori per turnover. Gigi Datome spreme consistenz­a dai suoi 23 minuti in campo, offrendo punti, rimbalzi e buone letture. Shields è il solito jolly che sa lievitare nel corso del match e incidere quando serve. Rodriguez guida con piglio, di certo meglio di Delaney, ma è sempre il collettivo a fare la differenza. Quando, nell’ultimo quarto, anche la pressione difensiva torna quella

Vittoria difficile con un grande avversario. Chiudiamo una settimana di altissimo livello Ettore Messina Coach Milano

Come dicono gli allenatori di calcio: senza nulla togliere a Milano, il risultato è bugiardo Gianmarco Pozzecco Coach Sassari

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