L’INTER RISPONDE
Vola Hakimi-gol, rigore di Lukaku ma con lo Spezia non incanta (2-1) Conte ritrova Sensi e va al mercato «Adesso vedremo che cosa serve»
L’allenatore si gode il buon momento dell’ex Sassuolo, già protagonista nelle 6 vittorie di fila di un anno fa
C’è un filo conduttore che unisce le due Inter da record dell’epoca contiana, ed è Stefano Sensi. La prima cavalcata da sei vittorie consecutive in Serie A riporta all’alba dell’avventura di Antonio Conte sulla panchina nerazzurra, interrotta poi dal k.o. interno contro la Juve. Quell’Inter era in qualche modo Sensi-dipendente, con l’ex Sassuolo capace di trasformare in oro ogni pallone che toccava tanto da attirare l’attenzione anche di diversi grandi club dopo le prime ottime uscite in Champions. Un impatto clamoroso che – guarda caso – si è interrotto bruscamente nella stessa partita contro la Juve. Da quell’infortunio, il Sensi prestigiatore in nerazzurro non s’è più visto. Eppure nelle ultime settimane la nuova versione del 12 interista è risultata comunque decisiva: non nei panni del leader tecnico, ma in quelli del jolly cambia partite. Ecco, nel parallelo del Conte che eguaglia Conte la presenza di Sensi è meno netta ma altrettanto determinante, perché le ultime tre vittorie sono direttamente collegate al suo ingresso in campo. Contro il Cagliari ha suonato la carica per la rimonta finale, contro il Napoli da una sua giocata è partita l’azione del rigore da tre punti e ieri contro lo Spezia il suo ingresso ha dato la scintilla necessaria per smuovere l’Inter dal torpore del monopasso e del ritmo blando. Dalla sua prima traccia in verticale ha avuto origine l’azione stappa-partita, dal suo piede è partito il cross per il rigore del raddoppio. Serve altro?
Protagonista ritrovato
Sensi ha ritrovato il sorriso, in attesa magari di una maglia da titolare. Il lungo calvario sembra alle spalle e nelle rotazioni di Conte è già finito davanti ad Eriksen. Ammesso che sia mai stato realmente dietro al danese. Perché Stefano è stato l’unico giocatore di qualità fin qui a incarnare ciò che Conte vuole dalla sua mezzala di fantasia. La missione ora è tornare quello di un anno fa e sognare anche un posto all’Europeo. «La vittoria era importantissima e siamo contenti. Soprattutto, sto bene fisicamente e sono felice – ha detto il centrocampista -. A livello personale, è molto importante mettere minuti nelle gambe per aumentare l’intensità. Cerco di curarmi bene e stare il meglio possibile».
Conte e le valutazioni
Conte ha ritrovato un giocatore importante, capace più di altri di entrare subito bene in partita e creare superiorità numerica in mezzo al campo. Antonio è felice, anche se la sua Inter nelle ultime gare è lontana dalla squadra che ha lui in mente per arrivare a vincere. Poco furore, anche per via della stanchezza accumulata dopo tante partite consecutive. Il record eguagliato delle 6 di fila non esalta Conte, che dà alla striscia di vittorie il giusto peso: «Quando si vince e si dà seguito alle vittorie è molto importante perché ti confermi nella zona alta della classifica in un campionato equilibrato — ha sottolineato il tecnico nerazzurro — però senza ferocia e determinazione diventiamo una squadra normale e ogni partita dobbiamo dimostrare di voler vincere». Ancora uno sforzo, poi si comincerà anche a ragionare in ottica mercato. Dopo Cagliari, il tecnico aveva chiesto senza troppi giri di parole una rosa più snella. «Noi ora dobbiamo finire questo ciclo di partite, poi sarà giusto vedersi col club e fare le prime valutazioni in maniera serena e intelligente, cercando di capire cosa serve». In entrata, un centrocampista resta prioritario. Anche perché tra i primi a partire ci sarà Nainggolan, mai in sintonia con Conte e addirittura non convocato per la gara contro lo Spezia nonostante sia tornato ad allenarsi a pieno ritmo con la squadra. Bocciato. O semplicemente non idoneo alle idee dell’allenatore. Il d.s. Piero Ausilio ha provato a chiudere così la questione: «Radja al di là degli infortuni ha lavorato bene, è stato un professionista esemplare. Abbiamo parlato di recente, è normale che voglia giocare e se ci sarà la possibilità cercheremo di accontentarlo». Una storia d’amore nata male vedi l’inserimento di Zaniolo nell’affare - e che ora rischia di finire peggio.
Bene i risultati, ma senza ferocia diventiamo normali...
ANTONIO CONTE TECNICO DELL’INTER