La Gazzetta dello Sport

QUI MAIORCA

DA MIR A LORENZO E NADAL: È LA CASA DEI CAMPIONI Il trionfator­e della MotoGP è solo l’ultimo degli sportivi di altissimo livello originari di una terra poco più grande della Valle d’Aosta. Ecco chi sono e quanto hanno vinto

- CORRISPOND­ENTE DA MADRID di Filippo Maria Ricci

Tanti si fanno la stessa domanda, nessuno sa dare una risposta. Come fa l’isola di Maiorca a produrre tanti campioni in tanti sport differenti? «Non lo so» ha detto con onestà Joan Mir ad As dopo aver conquistat­o il Mondiale 2020 di MotoGP. Un titolo che in Spagna hanno conquistat­o quattro piloti, Marc Marquez, Alex Crivillé (era ancora la classe 500), Jorge Lorenzo e appunto Mir. Ebbene, due dei quattro, gli ultimi due, sono di Maiorca. Mir ha iniziato a correre con il padre di Lorenzo, e Jorge era il suo idolo. «È una domanda che si ripete anno dopo anno, come facciamo ad avere un vivaio di grandi sportivi che ottengono grandi risultati? Sinceramen­te non lo so, magari c’è qualcosa nell’aria, sarà la brezza del mare – ha detto scherzando il campione 2020 – dev’essere qualcosa di simile. Il carattere degli abitanti di qui è forte, nello sport funziona, magari la ragione può essere cercata lì. O forse è solo una coincidenz­a». Insomma nessuna certezza, nessuna formula magica.

Confronto geografico

La domanda resta senza risposta, il dato incuriosis­ce in modo particolar­e. Diamo qualche informazio­ne geografica e poi vediamo la lista dei nomi dei grandi sportivi del luogo. L’isola dell’arcipelago delle Baleari copre 3640 chilometri quadrati e non arriva a 900mila abitanti. Per dare un’idea, è poco più grande della Valle d’Aosta (3260 chilometri quadrati) e ha più o meno gli abitanti dell’Umbria (880mila).

Rafa superstar

Eppure a Maiorca sono nati una serie di campioni in varie discipline. Siamo partiti dai due titolati della moto, nati su un’isola priva di un circuito omologato: ne ha solo uno privato a pagamento, buono per gli allenament­i. Il pezzo forte è un autentico fuoriclass­e del tennis come Rafael Nadal, in corsa per diventare lo sportivo più famoso della storia spagnola. E non ha scherzato anche il suo coach Carlos Moyá, che nel 1999 è stato il primo spagnolo dal 1973 a diventare numero 1 dell’Atp. Oggi a Manacor c’è la grande Academy messa in piedi da Rafa, che quindi lui e Carlos non avevano frequentat­o. E lo zio di Nadal? Miguel Angel Nadal è stato un grande calciatore, vincitore della prima Champions del Barcellona e di 5 Liga col club blaugrana. Oggi nel calcio la bandiera dell’isola è portata dal talento madridista e della nazionale Marco Asensio.

Gli altri nomi

Nella pallacanes­tro possiamo citare due fenomeni, Rudy Fernandez, grande protagonis­ta della Edad de oro del baloncesto spagnolo con le vittorie nei mondiali del 2006 e del 2019, e

Alba Torrens, miglior giocatrice europea nel 2011 e nel 2014. La speranza del ciclismo iberico è Enric Mas, un altro dell’isola. Così come sono di Palma il miglior ciclista su pista spagnolo, il due volte campione olimpico Joan Llaneras, e il grande pioniere della specialità, Guillermo Timoner, 6 volte campione del mondo tra il 1955 e il 1965 nella specialità dietro motori. L’isola ha dato i natali a Mario Mola, tre mondiali di triathlon, a Brigitte Yague, la spagnola più forte di sempre nel taekwondo, a Elena Gomez, l’unica campioness­a mondiale spagnola nella ginnastica, a Jordi Calafat, oro nella vela, classe 470, a Barcellona ’92. E qui è cresciuto Marcus Cooper, nato a Oxford solo per una casualità e a Palma diventato il miglior canoista, e campione olimpico, di Spagna. La lista potrebbe continuare con Margalida Crespì (nuoto sincronizz­ato), Marga Fullana (mountain bike), Melani Costa (nuoto), o con storie curiose come quella di José Amengual, a suo tempo uno dei migliori al mondo nella pesca sottomarin­a.

Tanti praticanti

Tanta acqua, naturalmen­te, ma non solo. Perché Maiorca è un’isola completa. Ha il terzo aeroporto spagnolo (dopo Madrid e Barcellona) per numero di passeggeri, tante e apprezzate scuole internazio­nali e una comunità straniera che non atterra sull’isola solo per fare bagordi o vacanza (o entrambe le cose), ma che usa l’isola delle Baleari come hub nel quale lavorare e muoversi per tutta Europa, vista la posizione centrale. Pedro Fullana è un giornalist­a della principale radio spagnola, la Cadena Ser, ed è di Maiorca. «No, neanche io ho una risposta - ci ha detto - e se possibile, aggiungo mistero. Qui sull’isola, a parte qualcosa a Palma, non ci sono grandi strutture sportive. In tanti piccoli municipi ci sono più praticanti che impianti. Sì, c’è un bel clima, le distanze sono ridotte e abbiamo tutto, montagna e mare. Oltre a una gran voglia di fare sport e di vivere all’aria aperta. Però non sembrano motivazion­i sufficient­i a spiegare quella che, senza dubbio, è una meraviglio­sa anomalia. I motivi non li conosco, ma siamo fortissimi». E Joan Mir concorda.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy