QUI MAIORCA
DA MIR A LORENZO E NADAL: È LA CASA DEI CAMPIONI Il trionfatore della MotoGP è solo l’ultimo degli sportivi di altissimo livello originari di una terra poco più grande della Valle d’Aosta. Ecco chi sono e quanto hanno vinto
Tanti si fanno la stessa domanda, nessuno sa dare una risposta. Come fa l’isola di Maiorca a produrre tanti campioni in tanti sport differenti? «Non lo so» ha detto con onestà Joan Mir ad As dopo aver conquistato il Mondiale 2020 di MotoGP. Un titolo che in Spagna hanno conquistato quattro piloti, Marc Marquez, Alex Crivillé (era ancora la classe 500), Jorge Lorenzo e appunto Mir. Ebbene, due dei quattro, gli ultimi due, sono di Maiorca. Mir ha iniziato a correre con il padre di Lorenzo, e Jorge era il suo idolo. «È una domanda che si ripete anno dopo anno, come facciamo ad avere un vivaio di grandi sportivi che ottengono grandi risultati? Sinceramente non lo so, magari c’è qualcosa nell’aria, sarà la brezza del mare – ha detto scherzando il campione 2020 – dev’essere qualcosa di simile. Il carattere degli abitanti di qui è forte, nello sport funziona, magari la ragione può essere cercata lì. O forse è solo una coincidenza». Insomma nessuna certezza, nessuna formula magica.
Confronto geografico
La domanda resta senza risposta, il dato incuriosisce in modo particolare. Diamo qualche informazione geografica e poi vediamo la lista dei nomi dei grandi sportivi del luogo. L’isola dell’arcipelago delle Baleari copre 3640 chilometri quadrati e non arriva a 900mila abitanti. Per dare un’idea, è poco più grande della Valle d’Aosta (3260 chilometri quadrati) e ha più o meno gli abitanti dell’Umbria (880mila).
Rafa superstar
Eppure a Maiorca sono nati una serie di campioni in varie discipline. Siamo partiti dai due titolati della moto, nati su un’isola priva di un circuito omologato: ne ha solo uno privato a pagamento, buono per gli allenamenti. Il pezzo forte è un autentico fuoriclasse del tennis come Rafael Nadal, in corsa per diventare lo sportivo più famoso della storia spagnola. E non ha scherzato anche il suo coach Carlos Moyá, che nel 1999 è stato il primo spagnolo dal 1973 a diventare numero 1 dell’Atp. Oggi a Manacor c’è la grande Academy messa in piedi da Rafa, che quindi lui e Carlos non avevano frequentato. E lo zio di Nadal? Miguel Angel Nadal è stato un grande calciatore, vincitore della prima Champions del Barcellona e di 5 Liga col club blaugrana. Oggi nel calcio la bandiera dell’isola è portata dal talento madridista e della nazionale Marco Asensio.
Gli altri nomi
Nella pallacanestro possiamo citare due fenomeni, Rudy Fernandez, grande protagonista della Edad de oro del baloncesto spagnolo con le vittorie nei mondiali del 2006 e del 2019, e
Alba Torrens, miglior giocatrice europea nel 2011 e nel 2014. La speranza del ciclismo iberico è Enric Mas, un altro dell’isola. Così come sono di Palma il miglior ciclista su pista spagnolo, il due volte campione olimpico Joan Llaneras, e il grande pioniere della specialità, Guillermo Timoner, 6 volte campione del mondo tra il 1955 e il 1965 nella specialità dietro motori. L’isola ha dato i natali a Mario Mola, tre mondiali di triathlon, a Brigitte Yague, la spagnola più forte di sempre nel taekwondo, a Elena Gomez, l’unica campionessa mondiale spagnola nella ginnastica, a Jordi Calafat, oro nella vela, classe 470, a Barcellona ’92. E qui è cresciuto Marcus Cooper, nato a Oxford solo per una casualità e a Palma diventato il miglior canoista, e campione olimpico, di Spagna. La lista potrebbe continuare con Margalida Crespì (nuoto sincronizzato), Marga Fullana (mountain bike), Melani Costa (nuoto), o con storie curiose come quella di José Amengual, a suo tempo uno dei migliori al mondo nella pesca sottomarina.
Tanti praticanti
Tanta acqua, naturalmente, ma non solo. Perché Maiorca è un’isola completa. Ha il terzo aeroporto spagnolo (dopo Madrid e Barcellona) per numero di passeggeri, tante e apprezzate scuole internazionali e una comunità straniera che non atterra sull’isola solo per fare bagordi o vacanza (o entrambe le cose), ma che usa l’isola delle Baleari come hub nel quale lavorare e muoversi per tutta Europa, vista la posizione centrale. Pedro Fullana è un giornalista della principale radio spagnola, la Cadena Ser, ed è di Maiorca. «No, neanche io ho una risposta - ci ha detto - e se possibile, aggiungo mistero. Qui sull’isola, a parte qualcosa a Palma, non ci sono grandi strutture sportive. In tanti piccoli municipi ci sono più praticanti che impianti. Sì, c’è un bel clima, le distanze sono ridotte e abbiamo tutto, montagna e mare. Oltre a una gran voglia di fare sport e di vivere all’aria aperta. Però non sembrano motivazioni sufficienti a spiegare quella che, senza dubbio, è una meravigliosa anomalia. I motivi non li conosco, ma siamo fortissimi». E Joan Mir concorda.