L’anno di Baselli
Solo un’ora di Toro in tutto il 2020 Lui il primo rinforzo Daniele pronto al rientro: non gioca da febbraio, può esserci già a Parma Sarà il colpo di mercato a costo zero
Appena un’ora in campo in tutto il 2020: Napoli, 29 febbraio. Dopo 66’, Daniele Baselli, al rientro da due mesi di infortunio, viene sostituito dal neo allenatore Moreno Longo. Non sarà più col Toro in partita, non potrà più dare il suo contributo: prima il lockdown e poi, a fine maggio, un nuovo infortunio in allenamento al ginocchio destro (stavolta c’è la rottura del legamento crociato) lo tolgono dalla scena granata. Decisamente si chiude un anno da cancellare (anche) dal punto di vista calcistico per questo talentuoso centrocampista. Sì certo, capita non di rado a chi fa il calciatore di doversi operare a un ginocchio per ricostruire ciò che si è rotto: i rischi del mestiere... Il giocatore del Toro, bresciano di Manerbio formatosi calcisticamente a Bergamo, non ha ancora aperto il suo animo allo sfogo liberatorio e chissà se vorrà mai farlo. Il che non significa che non abbia sofferto.
Quel tatuaggio
Nei lunghi giorni della ripresa Daniele si è potuto rifugiare tra gli affetti familiari essendosi già fatto, a 28 anni, con la deliziosa compagna Alice, due meravigliosi regali: Natalie e Bianca (che poi è bionda, come potete vedere nella foto qui in basso...). Eppoi c’è anche la storia del tatuaggio. Sul suo profilo Instagram, Baselli pubblica questo ritratto di gladiatore che sta per entrare nell’arena dei leoni, impresso lungo tutta la schiena. C’è da ritenere che sia un po’ la trasfigurazione grafica del suo carattere: uno che lotta con coraggio contro qualsiasi avversario. E che, soprattutto, non vuole mollare mai.
L’erba del Tardini
Così adesso che la fase buia è stata finalmente messa nell’angolo dei ricordi dal rientro nel gruppo dei compagni (già una dozzina di allenamenti al Fila), il centrocampista granata può entrare nel nuovo anno calpestando l’erba del Tardini di Parma. No, non è sicuro, però lui ci spera e Giampaolo ci pensa. Convocarlo per la trasferta, portarlo in panchina affinché riassapori dal vivo l’atmosfera di un match delicato quale sarà il prossimo, può rappresentare un’ulteriore spinta a chi ha dovuto spremersi in solitudine tra palestre e piscine per recuperare il tono muscolare intorno al ginocchio e al quadricipite che quel ginocchio dovrà sorreggere. Baselli è di fatto il primo rinforzo di gennaio, un elemento che può tornare molto utile a prescindere dagli sviluppi di mercato che porteranno certamente delle novità in casa Toro, sia in uscita che, di conseguenza, in entrata. Lo staff tecnico e quello sanitario lo stanno accompagnando passo-passo e al momento si può ipotizzare una completa ripresa agonistica in coincidenza con la sfida di Coppa Italia al Milan in calendario il 12 gennaio a San Siro. Riassumendo: convocazione per Parma, in panchina magari già col
Verona nel giorno dell’Epifania e poi certamente a Milano nella partita di campionato contro i rossoneri che precederà di tre giorni, curiosamente, gli ottavi di Coppa. Questo il programma di massima elaborato al Fila, passibile di miglioramenti in base a come procede questa fase di atletizzazione. Operato a Bologna l’8 giugno, Baselli ha seguito con scrupolo le tappe della rieducazione articolare e del potenziamento muscolare. I tempi del recupero stabiliti in estate (6-7 mesi) sono stati rispettati, adesso c’è però da affrontare l’impatto con la partita, lo scoglio pure psicologico del contrasto, dell’agonismo.
Toh, c’è l’Hellas
Che per Daniele significa dimenticarsi che il 19 dicembre scorso cominciò il suo calvario con una distorsione al ginocchio seguita da un fastidio al polpaccio: doppio infortunio che lo mise fuori gioco fino al rientro in squadra di Napoli del 29 febbraio. Insomma l’ultima partita intera (86’) risale al 15 dicembre 2019 al Bentegodi di Verona (3-3). Toh, proprio l’Hellas sarà a Torino il 6 gennaio: sarebbe molto significativo se Giampaolo potesse ricompensare i sacrifici del suo giocatore dandogli almeno 5’ contro i gialloblù. Vedremo. La cosa importante per il tecnico e il Toro è poter contare a breve su un elemento esperto e affidabile in più. Mezzala destra o sinistra, ma anche distributore di palloni davanti alla propria area: il jolly è pronto a far di nuovo parte del mazzo di carte granata.