Riecco il Ninja
Nainggolan: è fatta Riabbraccia Cagliari per la terza volta Colpo di fine anno di Giulini che ottiene il prestito di Radja: potrà giocare dal 6 gennaio
Il botto di fine anno. Il presidente Tommaso Giulini regala ai tifosi del Cagliari il dono più atteso: Radja Nainggolan. Che arriva in prestito secco fino a giugno. E’ un figlio della Sardegna, il giocatore in attività più amato, quello che accende la fantasia di chi ha il rossoblù nel cuore e deve forzatamente osservare da fuori. Il Ninja torna a casa per la terza volta (dopo l’avventura dal 2010 al 2014 e quella dell’anno scorso). La sua casa. Dove sono rimaste in questi mesi, per lui tristissimi, le figlie Aisha e Mailey che adora. Con la mamma Claudia. L’ultima partita con la maglia numero 4 che dal 6 gennaio potrà indossare nuovamente (visto che nessuno aveva mai osato prenderla) Radja l’aveva giocata il 12 luglio alla Sardegna Arena contro il Lecce. Poi si era arreso a un polpaccio che non lo ha mai lasciato in pace. E si è fermato. Chiudendo così una stagione nella prima parte straordinaria: 26 partite e sei gol, uno solo, contro il Torino in casa, nella gestione di Walter Zenga subentrato a marzo a Rolando Maran che lo aveva restituito al ruolo di leader e protagonista assoluto.
Milano
La ripresa dell’attività è avvenuta ad Appiano Gentile dove Nainggolan non voleva assolutamente tornare, nonostante la stima, a parole, di Antonio Conte. Che, però, si è battuto dal suo avvento all’Inter per avere Arturo Vidal. Così, a Radja sono rimaste le briciole: 42 minuti con quattro apparizioni in campionato, per la precisione 16, 12, 10 e 4 minuti. L’ultima volta con la casacca numero 44 contro il Torino. E poi appena tre minuti in Champions contro il Real Madrid. Troppo poco per uno abituato a incidere. E in modo pesante. Radja, amante della ribalta, non si è mai sentito parte del progetto interista ed è rimasto male quando il Cagliari non lo ha potuto riscattare tra settembre e ottobre. Il presidente Zhang ha stoppato l’accordo già esistente tra Giulini e Beppe Marotta e ha ritenuto il belga un calciatore da cedere per 10 milioni senza sconti. Perché con un contratto di 4 milioni e mezzo per altre due stagioni e un valore determinato dall’avventura cagliaritana non poteva regalarlo. Il Ninja ha messo il broncio, Conte lo ha messo subito da parte e per le vacanze natalizie il centrocampista si è precipitato a Cagliari ritrovando il calore degli amici, in testa a tutti Andrea Cossu che fa parte dell’area tecnica rossoblù e ha caldeggiato il suo ritorno. Poi c’era la grande attesa di Eusebio Di Francesco col quale Nainggolan ha fatto una bella stagione alla Roma, quando arrivò in semifinale di Champions col Liverpool. «Per me con lui è un arrivederci, non un addio», ha sempre detto il DiFra. E ieri Giulini ha rotto gli indugi e ha chiuso l’operazione: prestito secco fino a giugno.
Il sì di Zhang
Il ds Pierluigi Carta lo aveva fatto capire qualche giorno fa: «Cerchiamo di fare al più presto». Non mentiva. Da qui alla fine del campionato con Zhang, col quale il presidente rossoblù ha creato un buon rapporto, e con Marotta si riparlerà di come sistemare la questione. Radja ha sempre voluto solo e soltanto il Cagliari e per questo i tifosi lo amano. Poi, complice il brutto infortunio di Marko Rog, il Cagliari ha pigiato sull’accelerazione e ha chiuso la trattativa. Non c’è tempo da perdere. La squadra non sta andando bene. Serve qualità, ma soprattutto leadership. E Radja può dare quel che serve tecnicamente, ma anche far crescere i giovani sui quali il club ha puntato in questa stagione.
Il ruolo
Di Francesco deciderà come impiegarlo, ma è chiaro che ha già tutto in mente. Il Ninja nel 4-23-1, diventato il modulo principale (ci sono sempre il 4-3-3 e il 3-5-2 utilizzato a Roma) può giocare nel centrocampo a due con il regista romeno Razvan Marin, così come può sviluppare maggiormente le attitudini offensive agendo a destra tra i tre (con Joao Pedro e Sottil) dietro la punta Simeone. In quel caso sarebbe Nandez a interdire con Marin, oppure, se arriverà il marocchino Bourabia, con Nandez insieme a Radja tra i tre e il sacrificio di Sottil. Tutte soluzioni che il tecnico sperimenterà a breve. Sicuramente ritroverà un campione motivato che non vedeva l’ora di tornare nella sua Cagliari. Dove è certo che riprenderà il suo ruolo di leader. Quello che ama. Come canta il Pagante, da oggi ogni notte per i tifosi del Cagliari sarà “come il Capodanno di Nainggolan”.