Shiffrin-Vlhova si inchinano dopo 28 gare Slalom a Gisin
Udite udite: nel giorno della prima vittoria in Coppa del Mondo della svizzera Michelle Gisin, oro olimpico 2018 in combinata ma mai a segno nel massimo circuito, si interrompe a Semmering la diarchia in slalom della premiata ditta Shiffrin-Vlhova che durava dall’11 marzo 2017. O Mikaela o Petra avevano sempre vinto le ultime 28 gare tra i pali stretti, ma ieri sulle nevi austriache è spuntata la 27enne dei Grigioni, forse l’atleta più in forma del momento e a questo punto da non sottovalutare per la corsa alla sfera di cristallo assoluta, che si è imposta per 11/100 sull’austriaca Liensberger e 57 sulla stessa Shiffrin (al 99° podio in carriera), con Vlhova 4a a 1”36. La squadra elvetica non vinceva uno slalom da 18 anni. La prima manche era stata già chiara, con Shiffrin al comando per 2/100 miseri miseri sull’elvetica. Troppo attardata invece Vlhova, 6a a 89/100. Veniva da 5 trionfi consecutivi in slalom, la slovacca, apparsa però poco a suo agio su quel pendio poco ripido che non ha mai amato. E l’Italia? Purtroppo lo slalom è la disciplina a noi meno congeniale. E la gara di Semmering non ha invertito la tendenza. Però c’è un segnale di risveglio ed è quello che porta la firma di Marta Rossetti, 21enne bresciana capace di una bella rimonta nella seconda manche che, in virtù del quarto tempo, l’ha vista risalire dal 26° all’11° posto, miglior piazzamento in carriera. Prossimo appuntamento il 3 gennaio a Zagabria. Ma lo slalom croato (come quello maschile del 6) è a forte rischio causa terremoto.