Morbidelli
Il viceiridato e il bilancio 2020: «L’accordo sulla M1 era già preso a Valencia, lo rispetto Mir ha meritato il Mondiale. Quartararo voleva battere Marquez? All’inizio diceva altre cose...» «HO LA MOTO VECCHIA MA ALLA YAMAHA HO DETTO OBBEDISCO COME GARIBA
Si è arreso a Joan Mir per soli 13 punti, ma tra i dati che raccontano la stagione di Franco Morbidelli, alle 3 vittorie vanno aggiunti i 97 giri in testa, il migliore, e di gran lunga, di tutti. Il secondo, il suo compagno Fabio Quartararo, si è fermato a 58, Mir, con 11, è solo 10°. Insomma, anche da questo dato si capisce come la stagione del “Morbido” sia stata superlativa.
3 Com’è stato il Natale da vicecampione del mondo?
«Con la famiglia e la felicità che solo la mia morosa Francesca
sa darmi».
3È più il rimpianto per un titolo sfuggito per pochi punti o l’orgoglio di un risultato che nessuno le pronosticava?
«È più l’orgoglio. Perché sono la prima Yamaha, e perché ho fatto risultati che nessuno, neppure io, si aspettava. Ma un pizzico di amaro c’è, i punti dal primo sono pochi, e spesso non li ho persi per colpa mia».
3 Ora Morbidelli è uno dei punti fermi del Mondiale. «Quest’anno lo sono stato, ma devo continuare su questa strada. E la consapevolezza che ho acquisito è un bel punto da cui ripartire». 3Ha salvato la Yamaha? «Non vorrei prendermi questa responsabilità/merito. Tutti hanno fatto un ottimo lavoro,
abbiamo vinto 7 GP. Poi, sul finale Vale è stato sfortunato e gli altri due sono calati, ma in generale il lavoro è stato buono».
3Ma vincere il 50% delle gare non è bastato per il titolo. E sul podio c’è la Yamaha sulla carta meno competitiva, la sua. «È successo così, è vero, sono d’accordo».
3 Meritava la M1 ufficiale 2021. «Eravamo già giunti a questo accordo prima di Valencia-1, quindi sono tranquillo». 3Non può non bruciarle. «No, non mi brucia. Innanzitutto perché la moto che ho va molto bene. E poi è la scelta della mia Casa, quindi rimango obbediente». 3Come Garibaldi.
«Sì».
Le sfide ti fanno crescere. E correre con Valentino è una grande sfida
3Avrà Rossi come compagno. «Vale, per tutti i piloti è qualcosa di diverso. Non è un compagno qualsiasi. Per me ancora di più: lo conosco da tantissimi anni, siamo molto amici e legati, questa cosa ha un sapore diverso rispetto al sentimento generale. Sono sicuro che il diverso sarà solo positivo, e spero che faremo bene entrambi. Gli auguro un’ottima stagione, però cercherò di batterlo in ogni sessione e gara, ma stando entrambi davanti, non dietro». 3Amici-rivali. Aiuterà ad alzare l’asticella?
«Potrebbe aiutare, perché le sfide ti fanno crescere. E Valentino Rossi è una grande sfida». 3Se riguarda alla stagione cosa le è piaciuto di più di sé? «La determinazione in alcuni momenti chiave. Vedi Valencia
e Aragon-2. O la rimonta di Misano-2 dopo che Espargarò mi ha steso. Bisognava tirare fuori una determinazione particolare, ed è successo». 3Mentre lei decollava, Quartararo è crollato.
«Fabio ha iniziato a fare sempre più fatica nel cucirsi la moto addosso, nel trovare un assetto ideale che gli piacesse. Il feeling è calato drasticamente rispetto a inizio stagione».
3Ma è stato più un deficit psicologico o tecnico?
«È sempre un insieme. Siamo uomini e le cose che accadono intorno ci influenzano. E guidiamo macchine che, se al massimo della prestazione, ci permettono di fare bene, altrimenti fatichiamo. Però, come sempre, credo che sia ancora l’uomo in vantaggio».
3 Pure Maverick Viñales ha molti alti e bassi. E se anche nel 2021 il team di riferimento Yamaha fosse la Petronas? «Non credo. La squadra numero uno resta l’ufficiale. Noi siamo un grandissimo team che le fa concorrenza perché ci lavorano persone fantastiche con un management fuori dalla media. E non è normale per un team clienti. Ma è giusto che sia Yamaha a puntare al massimo e che abbia il dovere di fare determinati risultati, non noi».
3Mir ha meritato il titolo?
«Sì. Ha vinto una gara, meno di me, ma è stato il più costante. L’ha meritato lui».
3 Quartararo ha detto che non avrebbe voluto vincere senza Marquez in pista.
«Veramente? Non la pensava così a inizio Mondiale, no?».
3 Agli italiani si aggregano Enea Bastianini e Luca Marini con le Ducati Avintia.
«Sarà importante per Luca capire il prima possibile la moto, la tecnica, come cucirsela addosso. Ma ha una grande testa, non ho alcun dubbio sul fatto che ci riuscirà. Poi c’è la “Bestia”, che arriva da Campione della Moto2 e andrà forte. Per capire se la Ducati è fatta per loro bisognerà aspettare, è una moto che pare abbastanza aggressiva, violenta con il pilota. Ma Bagnaia è andato fortissimo a Misano, quindi nelle condizioni giuste si fa guidare. Per un pilota con la testa di Luca può andar bene».
3Non ci sarà Dovizioso.
«Stimo Andrea, mi sta simpatico. Mi dispiace per quello, per la persona che è. Ma, sinceramente, essere senza uno forte come lui in pista sono sicuro che in gara non mi spiacerà».
Chi non si sa ancora quando e come rivedremo è Marc Marquez.
«Non posso neanche immaginare che brutta situazione stia attraversando. Un infortunio così lungo credo non si vedesse da tanto nel motociclismo, un pilota che salta un anno intero, che poi forse sarà un anno e mezzo, forse non c’è mai stato. Solo lui sarà in grado di tornare da un infortunio così e vediamo in che stato di forma psico-fisica. L’augurio è di uscire da questa situazione il prima possibile, una cosa così non si augura a nessuno».