Una storia da scudetto I
DA RIVERA-SIVORI A SUPER WEAH E MAGO DEL PIERO QUANDO A SAN SIRO CI SI GIOCAVA TUTTO
l vecchio San Siro domani si commuoverà. Da qualche tempo vive isolato e ha una gran nostalgia per quei 60-70mila amici che passavano a trovarlo ogni fine settimana. In compenso, il calcio gli ha organizzato una rimpatriata: la Juventus ha accettato di venire a cena e in regalo porterà l’atmosfera da scudetto. Nella Milano rossonera, è una rarità. Milan e Juve, a cena, ricorderanno tutte le volte in cui sotto il Duomo si sono giocate un pezzo di campionato. Ripenseranno ad assist in rovesciata, errori arbitrali, maglie rosa ormai stinte e guardando in alto saluteranno Paolo Rossi, che ha fatto felici entrambe. Quei momenti si possono ripercorrere citando alcuni episodi della rivalità da scudetto.
28 APRILE 1901 Juve-Milan 2-3 In rosa e... gratis
Qui, per coerenza, si citano solo le partite giocate a Milano ma il 1901 merita un’eccezione: è stata la prima volta in cui Milan e Juventus si sono guardate in faccia pensando allo scudetto. Altri tempi, altro pallone, altre maglie: la Juve giocava con la casacca rosa (no, non quella disegnata da Pharrell...). E poi, altro regolamento: Juve-Milan quell’anno è una semifinale in gara secca, che non si usa più neanche in Coppa Italia. Pioviggina, l’ingresso allo stadio è gratuito ma a inviti e vincono i rossoneri.
12 MARZO 1961 Milan-Juve 3-1 Sivori vs Rivera
Inizio anni Sessanta, per entrare in clima scudetto. Juve e Milan si passano il campionato dal 1956: un anno io, due anni tu. Nel 1961 la squadra più forte è la Juve: ha il triangolino sul petto, soprattutto ha Charles, Sivori e Boniperti che, con tutto il rispetto per Ronaldo, Dybala e Morata, passano una o due volte nella storia. Quel giorno, però, strano pomeriggio: la Juve va avanti con Sivori, poi il Milan prende il comando, manda in gol Altafini e il giovane Rivera accorciando in testa. A giugno, però, lo scudetto resterà alla Juventus.
18 FEBBRAIO 1973 Milan-Juve 2-2 Bettega, gol e noia
Milan e Juve sono davanti, come e più oggi, e davanti finiranno a fine stagione: Juve a +1. Partita da grandi nomi: Sabatini marca Altafini, si fa male Vecchi, la Juventus fa giocare Capello e Altafini, Furino e Causio, nel primo tempo segnano Bettega e Rivera. Uno show? Mah, insomma, fate voi. Così scrisse la Gazzetta dello Sport: «Calcio vero non c’è mai stato, nessuna azione è durata più di 10 secondi». Amen.
9 FEBBRAIO 1992 Milan-Juve 1-1 Gigi e Marco, 9 a 9
L’atmosfera più lontana possibile dal 2021? Proviamo con il febbraio 1992, Italia al centro del mondo del calcio, Palloni d’oro da collezionare sulle mensole e tanta spensieratezza. Tangentopoli sarebbe cominciata di lì a un soffio, cambiando l’atmosfera sull’Italia. Il Milan ha cinque punti sulla Juventus e la partita finisce... nove a nove: segnano i centravanti, un gol di Van Basten e uno di Casiraghi, uno più bello dell’altro, eleganza contro potenza. Il Milan di Capello, nei tre mesi successivi, farà il Milan di Capello: mai una sconfitta e giro di campo con sorrisi a fine anno. Scudetto.