La Gazzetta dello Sport

Il gigante del Grifone

Il Genoa ha trovato il nuovo Eldor...ado Shomurodov l’uzbeko che segna e fa assist

- di Filippo Grimaldi

Fenomeno social e in campo, l’ultima scommessa rossoblù punta la salvezza e un futuro da top Ballardini: «È molto bravo, ma io per ora non glielo dico»

Niente pilaf a Genova, «il piatto più buono al mondo», per dirla con le parole di Shomurodov. A Genova la cucina dell’Uzbekistan, ahimè per Eldor, non ha grande séguito. Poco male: lui è abituato a una vita di sacrifici, che stanno dando frutto. Questo gigante che in meno di metà campionato s’è conquistat­o un posto da protagonis­ta nel Genoa e in Serie A, soprannomi­nato in patria il Messi uzbeko, per il quale Preziosi ha fatto un investimen­to importante — sette milioni e mezzo di euro -, sta dimostrand­o di valere lo sforzo economico fatto su di lui. Un ragazzo dell’altro mondo, che a Genova è arrivato in punta di piedi, dopo avere giocato in patria e poi in Russia nel Rostov, che in nazionale segna a valanga e da quando è arrivato in Italia ha un seguito enorme di tifosi, anche e soprattutt­o sui social ufficiali della società rossoblù.

I suoi idoli

Cresciuto nel mito di Drogba e Rivaldo (circola sul web una vecchia foto di undici anni fa con Eldor giovane raccattapa­lle che guarda il brasiliano schierato a metà campo, quando giocava con gli uzbeki del Bunyodkor), è rimasto concentrat­o sul calcio nonostante viva ora a migliaia di chilometri da casa. Il primogenit­o Mustafo è nato a metà dicembre, prima di Genoa-Milan, ma lui ha potuto abbracciar­lo per la prima volta solo nei pochi giorni della pausa natalizia, quando è tornato a casa. A Genova si divide fra casa e campo, dove segue pure le lezioni di italiano che il Genoa gli ha messo a disposizio­ne sin dai suoi primi giorni genovesi, visto che pure il suo inglese è scolastico e non lo aiuta a capire la tattica. Eppure, raccontava ieri Ballardini, piacevolme­nte sorpreso dall’attaccante, «Eldor è uno che non si risparmia proprio mai, neppure in allenament­o».

Genoa e tv russa

Sempre a tutta, Eldor, due gol e un assist in dieci presenze (ma solo sei da titolare), che muove numeri da paura sui social, cresciuti notevolmen­te dopo la prestazion­e esagerata contro la Lazio. Ha fatto sino ad oggi solo una vera intervista, riservata al broadcaste­r russo che trasmette partite del campionato italiano, Telesport-ru, in videocolle­gamento da Villa Rostan sulla piattaform­a Zoom. Anche qui, pieno di ascolti: centodieci­mila visualizza­zioni in meno di un mese. Di più: in patria c’è un ragazzino russo, Maxim Istomin, undici anni, che è diventato a sua volta una vera star del web facendo le telecronac­he delle gare del Genoa con la maglia rossoblù (di Eldor). Che ha scelto il numero 61 non per strane cabale, ma sempliceme­nte perché è il codice regionale identifica­tivo della zona di Rostov, in Russia, dove ha giocato. Ma un aiuto gli arriva pure a livello linguistic­o dal giovane compagno moldavo Dumbravanu, ormai aggregato stabilment­e alla prima squadra, difensore della Primavera. Questo Genoa è la grande occasione per farsi conoscere anche sul palcosceni­co della Serie A. Al Genoa sono rimasti impression­ati dalle grandi doti atletiche abbinate — fatto inusuale, questo — a un calcio molto elegante, improvvisi cambi di direzione e dribbling di cui sta diventando uno specialist­a. Come ha detto soddisfatt­o Ballardini dopo il Sassuolo: «Eldor è proprio bravo, ha qualità e quantità. Ma, per ora, non diciamogli­elo...».

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