Goggia discesa pazzesca «Mi ispiro a Vonn e Klammer»
DECRETO AUTONOMIA CONI E ULTIMATUM CIO SULLE MONTAGNE RUSSE DELLA CRISI POLITICA
Il tempo corre, il fantasma della crisi di governo pure, l’appuntamento con l’esecutivo Cio che potrebbe sanzionare l’Italia si avvicina. Un triangolo delle Bermude in cui rischia di annegare una soluzione di buon senso per risolvere il problema dell’autonomia del Coni. Capiamoci: non è che con un decreto legge si potranno risolvere tutti i dubbi sul chi fa cosa nel sistema sportivo italiano. Ma intanto c’è da sminare il pericolo che il Cio possa punirci il 27 gennaio, data della prossima riunione dell’Esecutivo, con una partecipazione olimpica spersonalizzata, senza inno e bandiera. L’urgenza di un intervento si scontra con il ginepraio di un equilibrio politico traballante, vedi scontro ConteRenzi, senza parlare dell’emergenza sanitaria che continua ad assediarci con numeri terribili sulle vittime e la frenata della discesa della curva del contagio.
Pianta e Spa
Per la soluzione, però, non sembra necessario incontrare un nuovo Einstein. Piuttosto trovare il tavolo giusto. Nelle ultime settimane sono emersi alcuni elementi. Per i 5 Stelle la frontiera della norma sull’incompatibilità (fra la presidenza del Coni e quella del comitato organizzatore di Milano-Cortina) non sembra più una trincea irrinunciabile. E quasi tutte le ricostruzioni su questo coincidono: è stato quello il punto di rottura. Sul fronte dell’opposizione, leggete al fianco l’intervista a Giorgetti, c’è la disponibilità a un provvedimento condiviso. Una trasversalità politica che favorirebbe l’adozione di un decreto legge. L’«urgenza» sarebbe rappresentata dall’imminente intervento del Cio. È chiaro che sul testo ci sarebbero equilibri tecnici da calibrare (numero dei dipendenti del Coni, risorse economiche, recinto delle competenze, prerogative di Sport e Salute, un tema che sta a cuore a una parte del Movimento 5 Stelle), in qualche caso forse da rinviare. Certo bisogna poi trovare lo strumento dell’autonomia, c’è chi parla di «pianta organica» e chi di Coni Spa, sulla base dell’ex emendamento degli uffici del Mef candidato a entrare in Legge di Bilancio e poi scomparso nella nebbia.
Variabile crisi
Naturalmente gli
effetti della crisi politica e della sostanziale incomunicabilità fra il premier Conte e Italia Viva, peraltro con l’ombra del rimpasto dietro l’angolo, possono riversarsi anche sul fronte sportivo. Difficile in questo momento ipotizzare quali caselle possano muoversi. In ogni caso Spadafora, che ieri si è impegnato per il bonus per i collaboratori sportivi anche a gennaio, sta provando a decifrare una soluzione tecnicamente possibile con il suo staff (che ha avuto colloqui con Malagò nei giorni scorsi). L’idea di una quadratura bipartisan è affascinante ma in un Paese che vive in uno stato di lite permanente più o meno su tutto, si fa fatica a immaginarla.
Dalla «pianta organica» alla Spa, si studia la soluzione e il 27 gennaio c’è l’Esecutivo sul caso Italia, che potrebbe costare sanzioni per Tokyo E le Regioni...
Intanto il resto della legge delega, i cinque decreti che hanno avuto la prima approvazione del Consiglio dei ministri, dove invece si è fermato il testo sulla governance, sta viaggiando fra audizione delle commissioni parlamentari competenti e le Regioni. Tiziana Gibelli, assessora friulana, dice che il lavoro di verifica si è sostanzialmente concluso. «Presenteremo un documento dettagliato - spiega la coordinatrice dell’area sport per le Regioni - che andrà soprattutto in due direzioni: l’ascolto delle istanze del mondo dello sport e la difesa delle nostre competenze e di quelle dei Comuni,
proprietari di almeno il 90 per cento degli impianti sportivi». Fra i temi che saranno sollevati nel documento che sarà inviato al Governo, c’è la richiesta di un ulteriore rinvio dell’abolizione del vincolo sportivo. Domani, invece, presso le commissioni Cultura e Lavoro, è prevista l’audizione dei rappresentanti di enti di promozione, Lega Pro, Lega Nazionale Dilettanti e delle associazioni dei club di basket e volley. Nel frattempo continuerà la caccia al tesoro dell’accordo sulla governance.
Risolvere con il Cio è giusto Ma la vera autonomia è quando non dipendi dai soldi dello Stato
Pentito? No, proprio questa emergenza dimostra la necessità del ruolo di Sport e Salute
Giancarlo Giorgetti