La Gazzetta dello Sport

Piatek con Strootman Un Genoa più esperto nella testa di Preziosi

Il patron vuole rinforzare l’attacco e il polacco rivestire la maglia del club che l’ha lanciato. L’Hertha Berlino l’ha pagato 28 milioni, oggi si potrebbe ipotizzare un prestito con partecipaz­ione all’ingaggio da 3 milioni

- di Carlo Laudisa @CARLOLAUDI­SA

Riportare Piątek al Genoa. La missione di Enrico Preziosi è ambiziosa e delicata e perciò è partita con grande circospezi­one. Il centravant­i polacco, che in sei mesi nel 2018 aveva fatto innamorare la Nord di Marassi, a Berlino non è a proprio agio. Ma un anno fa l’Hertha l’ha acquistato per ben 28 milioni di euro dal Milan e, con questi presuppost­i, il club rossoblù non può permetters­i il colpaccio. Al massimo si può pensare ad un prestito, con una partecipaz­ione anche sull’ingaggio che è sui 3 milioni di euro. Ad alimentare questa speranza, però, c’è la volontà del giocatore, evidenteme­nte ben intenziona­to a rivestire quella maglia che gli ha dato la possibilit­à del grande salto. L’impression­e è che questo disegno possa prendere corpo solo in dirittura d’arrivo, cioè a fine mese. Anche perché con Shomurodov e Destro in evidenza, ne consegue che il cambio di maglia tocchi semmai a Gianluca Scamacca, immalincon­ito da troppe panchine nelle ultime settimane. Il ventunenne centravant­i romano è partito a razzo, non a caso gode della stima della Juventus, del Milan, ma anche di mezza Serie A: in particolar­e Bologna, Verona e Parma. Però non è semplice sbrogliare questa matassa, visto che il Sassuolo alla prima udienza con i campioni d’Italia ha opposto un orgoglioso rifiuto all’offerta di un prestito con un semplice diritto di riscatto. Carnevali, semmai, preferisce che il suo giovane goleador resti rossoblù o faccia immediato ritorno Sassuolo: tra l’altro l’infortunio di Berardi e la cessione di Ricci al Monza aprono spazi nella rosa di De Zerbi. Così il Genoa deve far buon viso a cattivo gioco. L’operazione Piatek è lì dietro l’angolo, ma prima bisogna sciogliere il nodo Scamacca.

Voglia di rinforzi

In questo mercato di riparazion­e il presidente genoano è deciso a rendere sempre più competitiv­a la squadra di Davide Ballardini per centrare l’operazione-salvezza. Dopo l’ingaggio di Strootman dall’Olympique Marsiglia e il vano tentativo di convincere Sokratis Papastatho­poulos, ora cerca un difensore centrale esperto e di qualità. Ma la missione più importante è dare sempre più peso all’attacco. È vero che Mattia Destro è tornato alla base a suon di gol, mentre l’uzbeko Shomurodov è stato protagonis­ta di prestazion­i convincent­i. Tuttavia occorre un terzo incomodo che abbia la personalit­à di mettere il pepe ai colleghi di reparto. Ad ogni modo il Genoa si gioca la carta Scamacca con grande giudizio. L’idea è di lasciarlo andare solo se c’è la certezza di avere il polacco. In tal caso, allora, il panzer dell’Under 21 guarda al grande salto con estrema curiosità, sperando gli si prospettin­o maggiori opportunit­à. A Bologna, ad esempio, Mihajlovic ha indicato il nome di Roberto Inglese del Parma, ma in alternativ­a c’è proprio lui. Ecco perché non è da escludere che in questo giro possa rientrare la società parmigiana, interessat­a a rimescolar­e le carte sul fronte offensivo. Le grandi manovre stanno per entrare nel vivo. Mai come stavolta gli interessi delle big si incrociano con le società di media grandezza. Tanto per dirne una, su Piatek da giorni lavora con interesse anche la Fiorentina, a sua volta a caccia di un cecchino che affianchi il giovane Vlahovic. È una sfida a parte, che rende più intrigante questa asta. Più che i soldi (pochi) contano i veti e le preferenze dei calciatori. E tutti sono sulla corda.

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