Incredibile: lava la Ferrari di Marchetti e poi la distrugge
Il portiere prima dell’allenamento aveva affidato l’auto da 300 mila euro al benzinaio di zona. Che gliela stava riportando...
Difficile che il benzinaio genovese colpevole di avere semidistrutto ieri la Ferrari del genoano Federico Marchetti possa avere un futuro in FDA, l’Academy che alleva i talenti di domani del Cavallino. Già, perché il personaggio in questione, mentre riportava il bolide (670 cavalli di potenza, e un prezzo di listino intorno ai 300 mila euro) al campo di allenamento rossoblù, dove il portiere gliel’aveva affidata prima dell’allenamento per portarla all’autolavaggio, deve avere schiacciato troppo sull’acceleratore e la vettura è finita contro il guardrail in via Pacoret de Saint Bon, nel quartiere di Pegli, a cento metri in linea d’aria dalla sede del Grifone. Un botto notevole, per il danno causato (qualche decina di migliaia di euro, nella miglior delle ipotesi), visto che l’avantreno è andato completamente distrutto e la ruota anteriore sinistra è stata divelta nell’urto con il marciapiede. Decine di curiosi si sono fermati a immortalare la scena, anche perché — oltre all’esclusività della vettura — sul luogo del sinistro sono intervenuti anche i vigili del fuoco, la cui caserma è situata proprio sulla parallela alla strada in cui c’è stato l’incidente.
Manovra errata
propria auto. Stavolta, però, qualcosa è andata storto, e lo sventurato conducente (non esattamente un collaudatore professionista) non è più riuscito a tenere la Ferrari in strada. Nessun danno fisico per lui, ma pesanti appunto invece le conseguenze per l’auto di Maranello. Un mezzo decisamente non per tutti, e non solo per il prezzo di listino. E il proprietario? Non sappiamo la reazione di Marchetti, però una cosa è certa: in futuro il portiere genoano non gli affiderà più neppure un’utilitaria.