Arbitri, si apre il mese caldo Nicchi quarto o Trentalange?
Con le ultime sezioni Aia al voto, gli arbitri danno il via al cronometro per la corsa a presidente nazionale che, attorno a metà febbraio, dovrebbe rivelare il nome del prossimo capo dei fischietti italiani. Chi sfiderà Marcello Nicchi, toscano, 67 anni, al comando dell’associazione dal 2009? Dodici anni che potrebbero continuare dopo le modifiche regolamentari che non vietano il suo quarto mandato. L’alternativa, salvo clamorose novità, è nella candidatura - che sarà ufficiale solo dopo l’indizione del voto - dell’ex arbitro Alfredo Trentalange. Fino allo scorso luglio a capo del settore tecnico dell’Aia, il piemontese è da tempo ufficiosamente l’unico nome alternativo a quello di Nicchi in una sfida aperta come non mai con l’incognita schede bianche. Per di più in una fase delicata come quella del post Covid, con sul tavolo fascicoli come l’attesissima Var room unica di Coverciano e le Can riunificate da far andare a regime.
Come e chi vota
Il meccanismo di voto prevede un quorum del 55% per la rielezione del presidente uscente, con una nuova immediata chiamata al voto (che potrebbe non essere elettronico) se nessun candidato raggiungesse la maggioranza assoluta. Se però il presidente uscente dovesse ottenere più del 50% ma non la quota del 55% si aprirebbe una situazione di stallo. A votare - forse il 14 febbraio - i presidenti delle sezioni Aia e i delegati. Diverse riconferme nelle sezioni locali, ma diversi osservatori invitano a non leggere le rielezioni come un automatico indizio di un quarto mandato per Nicchi, così come negli ambienti più vicini al presidente uscente si fa notare come una proposta di discontinuità con l’attuale gestione, strida con un candidato come Trentalange, fino a pochi mesi fa nella squadra dello stesso Nicchi. Insomma, il San Valentino degli arbitri si preannuncia caldo.