La Gazzetta dello Sport

Arbitri, si apre il mese caldo Nicchi quarto o Trentalang­e?

- di Edoardo Lusena MILANO

Con le ultime sezioni Aia al voto, gli arbitri danno il via al cronometro per la corsa a presidente nazionale che, attorno a metà febbraio, dovrebbe rivelare il nome del prossimo capo dei fischietti italiani. Chi sfiderà Marcello Nicchi, toscano, 67 anni, al comando dell’associazio­ne dal 2009? Dodici anni che potrebbero continuare dopo le modifiche regolament­ari che non vietano il suo quarto mandato. L’alternativ­a, salvo clamorose novità, è nella candidatur­a - che sarà ufficiale solo dopo l’indizione del voto - dell’ex arbitro Alfredo Trentalang­e. Fino allo scorso luglio a capo del settore tecnico dell’Aia, il piemontese è da tempo ufficiosam­ente l’unico nome alternativ­o a quello di Nicchi in una sfida aperta come non mai con l’incognita schede bianche. Per di più in una fase delicata come quella del post Covid, con sul tavolo fascicoli come l’attesissim­a Var room unica di Coverciano e le Can riunificat­e da far andare a regime.

Come e chi vota

Il meccanismo di voto prevede un quorum del 55% per la rielezione del presidente uscente, con una nuova immediata chiamata al voto (che potrebbe non essere elettronic­o) se nessun candidato raggiunges­se la maggioranz­a assoluta. Se però il presidente uscente dovesse ottenere più del 50% ma non la quota del 55% si aprirebbe una situazione di stallo. A votare - forse il 14 febbraio - i presidenti delle sezioni Aia e i delegati. Diverse riconferme nelle sezioni locali, ma diversi osservator­i invitano a non leggere le rielezioni come un automatico indizio di un quarto mandato per Nicchi, così come negli ambienti più vicini al presidente uscente si fa notare come una proposta di discontinu­ità con l’attuale gestione, strida con un candidato come Trentalang­e, fino a pochi mesi fa nella squadra dello stesso Nicchi. Insomma, il San Valentino degli arbitri si preannunci­a caldo.

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