Ghiaccio, neve, massi caduti E Pozzovivo restò isolato sul Teide
Domenico Pozzovivo, che tra l’altro è famoso perché una delle sue passioni è la metereologia, non si era mai ritrovato in una situazione così. «Piogge torrenziali, tipo quelle monsoniche. Neve. Ghiaccio e caduta di massi. Così siamo rimasti isolati per due giorni. E abbiamo salutato temporaneamente la linea telefonica, per trovare un punto in cui c’era campo bisognava spostarsi rispetto all’albergo di 11... chilometri», racconta. Qui Teide, il vulcano simbolo di Tenerife, Isole Canarie. Il 38enne lucano della Qhubeka-Assos era arrivato domenica 3 gennaio, per allenarsi fino a questo venerdì: due giorni dopo lo avevano raggiunto due compagni, l’australiano Clarke e l’austriaco Gogl. L’albergo è il solito: il Parador de las Cañadas, quota 2.180 metri, lo stesso che in questi anni è diventato un punto di riferimento per i professionisti che si vanno ad allenare in altura. Ma giovedì scorso la coda della tempesta Filomena — sì, la stessa che ha fatto apparire gli sci in Plaza de Cibeles a Madrid — ha sconvolto i piani. «Ero già venuto qui a gennaio, ma mai c’era stato un tempo tanto sfavorevole, con la temperatura di notte calata a meno 2 gradi». Il versante Nord è ancora chiuso e lo resterà per diversi giorni, in quello Sud la situazione è migliore e l’altro giorno Domenico era riuscito a bypassare in blocco in bici, andando a pedalare a quote inferiori. «Un problema è stato rappresentato dalla caduta di massi che hanno invaso la sede stradale. E inoltre, non so se dipenda dal fatto che siamo in un Parco Naturale, non hanno buttato il sale e dunque soprattutto nelle zone d’ombra la neve è diventata ghiaccio. Ora per fortuna la soluzione è migliorata e sono riuscito a scendere per fare la spesa». Un modo «movimentato» per iniziare la 17a stagione da pro': Pozzovivo è passato tra i grandi nel 2005 proprio come Vincenzo Nibali. Ha previsto di debuttare all’Uae Tour, dal 21 febbraio, e nel mirino ha ancora il Giro d’Italia, dopo essere sopravvissuto (letteralmente) nel corso della carriera a diversi incidenti. È molto concreta, tra l’altro, la possibilità che sia in gruppo pure nel 2022, alla soglia dei 40 anni: l’entusiasmo, a sentirlo dal Teide ora che le comunicazioni telefoniche sembrano essere state ristabilite, è intatto. E figurarsi se una tempesta chiamata Filomena lo può fermare.