La Gazzetta dello Sport

Dal Napoli alla Samp altro colpo dello Spezia

Italiano fa il bis dopo Napoli: prima vittoria in A al Picco Segna Terzi, poi Candreva, decide il francese su rigore

- di Grimaldi, Olivero

iciassette punti in diciassett­e partite: quello che sta facendo lo Spezia è eccezional­e. Il traguardo della salvezza è ancora lontano, ma a due turni dal giro di boa la squadra di Italiano si gode una classifica che nessuno avrebbe potuto immaginare. Ieri contro la Sampdoria è arrivata la prima vittoria casalinga in Serie A e si è trattato del giusto premio per un gruppo che sta andando oltre i propri limiti, per un allenatore che insegna a giocare e che ha dimostrato di avere anche un piano B e per M’Bala Nzola, il cannoniere della squadra, che dopo essere stato colpito duro a una caviglia è rimasto in campo a lottare e ha segnato dal dischetto il suo nono gol stagionale.

DSpezia coraggioso

La mentalità dello Spezia è emersa chiarament­e nella fase centrale del primo tempo. Al 19’ Terzi ha segnato di testa dopo alcuni minuti in cui la squadra di Italiano aveva occupato quasi militarmen­te la metà campo doriana ed è simbolico che il gol sia stato costruito dai due centrali difensivi (torre di Chabot). Dopo il vantaggio lo Spezia non ha abbassato il ritmo, ha continuato a premere e così si è esposta al contropied­e ben orchestrat­o da Keita e Damsgaard, rifinito da Jankto e concluso in rete da una volée di Candreva. Un’ingenuità dello Spezia? Certo, ma anche l’unica strada per inseguire la salvezza. Solo proponendo una manovra offensiva e ben organizzat­a, questa squadra può offrire un rendimento superiore alla somma delle qualità individual­i. E la ripresa ha evidenziat­o quest’aspetto: la partita si è sporcata molto, ha perso un po’ di logica, ma lo Spezia ha continuato a produrre gioco fino a quando il rigore di Nzola (fallo di Thorsby su Pobega) ha indirizzat­o il risultato. E anche nel finale lo Spezia non si è limitato a difendere, ma consapevol­e dei propri difetti ha provato a colpire ancora.

Samp deludente

Per dare seguito alla vittoria sull’Inter, Ranieri aveva cambiato leggerment­e la Sampdoria passando al 4-2-3-1. Il motivo era semplice: bloccare la costruzion­e dal basso dello Spezia. Keita prendeva uno dei centrali, Damsgaard pressava Agoumè, Jankto e Candreva sbarravano la strada ai terzini e così la squadra di Italiano era costretta a liberarsi in fretta del pallone e a optare spesso per il lancio lungo, solitament­e su Farias. La costante ricerca della manovra offensiva, però, consentiva allo Spezia di trovare qualche spazio e il piano B (il lancio dalla difesa direttamen­te sugli esterni) creava alcuni potenziali pericoli e, nella ripresa, le premesse del raddoppio. La Sampdoria, invece, cercava di scatenare la velocità dei suoi giocatori offensivi rubando palla e ribaltando l’azione rapidament­e. E all’inizio la maggiore qualità tecnica dei blucerchia­ti sembrava prevalere, Thorsby e Keita arrivavano al tiro da buona posizione ma senza far male a Provedel. Nella ripresa, però, la Sampdoria non è mai riuscita a spaventare il portiere avversario, nemmeno dopo l’ingresso di Quagliarel­la e la sostituzio­ne dell’intero pacchetto offensivo. Il bilancio della serata doriana è molto scarno: soltanto tre tiri nello specchio, nessuno nella ripresa. Si poteva fare decisament­e di più.

 ?? ANSA ?? A segno M’Bala Nzola, 24 anni, esulta dopo il gol: ha realizzato 9 delle ultime 14 reti dello Spezia in Serie A
ANSA A segno M’Bala Nzola, 24 anni, esulta dopo il gol: ha realizzato 9 delle ultime 14 reti dello Spezia in Serie A

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