La Gazzetta dello Sport

Pioli e Conte, che spinta può dare la Coppa Italia

- di Alberto Cerruti

tasera si ricomincia, con la Coppa Italia che in pieno inverno è una fastidiosa coppetta utile soprattutt­o per utilizzare chi gioca meno, ma in primavera diventa un trofeo festeggiat­o da chiunque lo vinca. Una coppa ultima per importanza, dopo lo scudetto e la Champions, eppure indispensa­bile per completare uno storico “triplete”, che nella storia del nostro calcio è stato celebrato soltanto dall’Inter nel 2010.

SProprio in quello straordina­rio maggio nerazzurro la Coppa Italia, strappata alla Roma, fu l’antipasto che precedette lo scudetto vinto a Siena e la Champions conquistat­a a Madrid contro il Bayern, rivelandos­i al tempo stesso il trofeo che aprì e chiuse il ciclo della grande Inter di Massimo Moratti. Non bisogna dimenticar­e, infatti, che negli anni Duemila il primo a gettare le basi di un’Inter vincente fu Mancini, capace di conquistar­e la

Coppa Italia nel 2005 contro la Roma, mentre l’ultimo successo in assoluto dei nerazzurri porta la firma di Leonardo, che guidava Zanetti e compagni quando vinsero la Coppa Italia contro il Palermo, dieci anni fa. Era la stagione in cui Milano

dominava ancora nel calcio, perché pochi giorni prima in quello stesso stadio, l’Olimpico di Roma, il Milan di Allegri festeggiò lo scudetto.

E, guarda caso, anche il Milan deve ringraziar­e la Coppa Italia, alla quale è indirettam­ente legato il suo ultimissim­o successo, nel 2016, quando la squadra che Montella ereditò da Brocchi, battuto in finale dalla Juventus, strappò la Supercoppa ai bianconeri campioni d’Italia. Se davvero questa è la stagione del grande riscatto del calcio milanese, lo sapremo a maggio, tra mercoledì 19 quando si assegnerà la Coppa Italia e il fine settimana successivo quando finirà il campionato. Nell’attesa, però, al di là dei rispettivi turnover, il Milan che aprirà gli ottavi stasera contro il Torino e l’Inter, che seguirà a ruota domani pomeriggio a Firenze, hanno il dovere di prendere sul serio questi impegni, anche perché vincendo si affrontere­bbero in gara unica nei quarti. È vero che Pioli non nasconde il suo più che legittimo sogno-scudetto,

anche se la strada è ancora lunga, come quella che porta al successo in Europa

League. L’obiettivo della Coppa Italia, però, sembra teoricamen­te più raggiungib­ile e poi è una chiave che apre le porte a successi ancora più importanti, come è accaduto anche al grande Milan di Rivera, che dopo aver conquistat­o la prima Coppa Italia nel 1967, vinse lo scudetto nel ’68, la Coppa dei Campioni ’69 e l’Interconti­nentale. Sull’altro fronte, invece, dopo essere uscito nel modo peggiore dall’Europa, Conte non può permetters­i una seconda bocciatura anticipata in coppa. Un motivo in più per portare avanti l’Inter, preparando­si nel modo migliore alla sfidascude­tto di domenica contro la Juventus.

 ?? ANSA ?? Foto ricordo L’Inter vincitrice della Coppa Italia 2009-2010 posa col trofeo dopo aver sconfitto la Roma 1-0. Trionfo che diede il via al “triplete”
ANSA Foto ricordo L’Inter vincitrice della Coppa Italia 2009-2010 posa col trofeo dopo aver sconfitto la Roma 1-0. Trionfo che diede il via al “triplete”
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