Manolas e Osimhen due lunghi stop E la Lega conferma: Supercoppa il 20
Gattuso contro l’Empoli ritrova Koulibaly ma perde due big per almeno 3 settimane
C’è un bollettino quotidiano con cui deve fare i conti, Rino Gattuso. Le notizie che arrivano dall’infermeria non sono dalla sua parte o, quantomeno, non del tutto. Perché se è vero che stasera, contro l’Empoli, rientrerà Kalidou Koulibaly dopo meno di un mese dall’infortunio patito all’Olimpico, contro la Lazio, è pur vero che si è bloccato Kostas Manolas. Il difensore greco si è fermato per un problema muscolare, domenica scorsa a Udine, e dovrà stare fuori per almeno tre settimane. Dunque, salterà sicuramente la finale di Supercoppa italiana in programma mercoledì, a Reggio Emilia, contro la Juventus. Il ritorno del difensore senegalese, tuttavia, dovrebbe garantire una maggiore forza, lì dietro. La difesa del Napoli subisce gol, da otto partite consecutive, nonostante sia quella meno battuta della Serie A, insieme a Juventus e Verona. Reti determinate spesso da errori dei singoli. L’esordio in Coppa Italia arriva dopo la sofferta vittoria di Udine e le critiche di Gattuso alla squadra. L’attualità racconta di un equilibrio molto precario nell’ambiente Certe uscite dell’allenatore non stanno convincendo lo spogliatoio, qualche giocatore è contrariato.
Niente alibi
Ma nessuno può pretendere alibi in questo momento. Si corre il rischio che il progetto tecnico debba essere rivisto ancor prima che si arrivi al termine del girone d’andata. La Coppa Italia, per esempio, resta un obiettivo e, soprattutto, il Napoli dovrà difendere il trofeo essendone il detentore. Una gara, quella con l’Empoli, che varrà il passaggio ai quarti di finale, dove Gattuso e i suoi potrebbero trovare la Roma in una sfida unica da giocare all’Olimpico. Ed è anche un test di avvicinamento alla finale di Supercoppa italiana, la cui conquista cambierebbe di parecchio il giudizio tecnico su questa squadra. Per questa partita, il tecnico potrà contare anche sul rientro di Dries Mertens, fermo da un mese dopo la distorsione alla caviglia rimediata durante la gara con l’Inter, a San Siro. L’attaccante belga, stasera, partirà dalla panchina e, probabilmente, giocherà ameno un tempo per poi partire titolare domenica, in campionato, contro la Fiorentina.
Tempi lunghi
La data della finale di Supercoppa
era stata indicata come quella del possibile ritorno in campo di Victor Osimhen. Un’illusione natalizia più che una speranza, perché l’attaccante nigeriano sta combattendo su due fronti. Il tampone a cui si è sottoposto lunedì ha dato ancora esito positivo. Il che non gli permette di interrompere l’isolamento in cui è stato ricacciato appena rientrato dalla Nigeria, dopo l’accertamento della positività al Covid-19. Anche se dovesse guarire dal virus, Osimhen continuerà a stare fuori, la spalla infortunata non è ancora guarita. Pare che non sia soltanto una questione di natura traumatica, ma che ci sia anche l’interessamento dei nervi e dei legamenti che gli impedisce di muovere bene il braccio e la mano destra. Insomma, c’è il rischio concreto che l’acquisto più pagato nella storia del club (70 milioni di euro) debba restare fuori diverse settimane ancora se non addirittura mesi. Una condizione che sta penalizzando i programmi di Gattuso. Sull’ingaggio di Osimhen, l’allenatore ha costruito il suo progetto tattico, ha lavorato e sta lavorando al 4-2-3-1, lo schema scelto per farlo coesistere con Mertens. Il rientro dell’attaccante belga permetterà al tecnico di avere un assetto più equilibrato, almeno per quanto riguarda la fase offensiva, dove si costruisce tanto ma si concretizza poco. Avrà la possibilità di poter ritornare ad attaccare gli spazi, provando a trarre benefici dalla velocità dello stesso centravanti che sarà il punto di riferimento offensivo anche contro la Juventus, la prossima settimana.