La Gazzetta dello Sport

Atalanta Express

Da Conti a Maehle Gasperini lancia la nuova freccia

- Marco Guidi

Joakim Maehle è uno abituato ad andare di fretta. Là in fascia non hai molto tempo per rallentare e rifiatare. Devi spingere e spingere, su e giù, senza pause. Così l’ultimo arrivato tra gli esterni di Gian Piero Gasperini accelera i tempi e domani in Coppa Italia con il Cagliari avrà la sua prima chance da titolare nell’Atalanta, dopo due spezzoni per assaggiare il calcio italiano contro Parma e Benevento. Prima ancora di aver imparato l’italiano (si sta applicando...) e di aver trovato casa. In due settimane, l’inseriment­o è stato più rapido in campo che fuori, perché da quanto filtra da Zingonia il Gasp pare essere rimasto molto soddisfatt­o del danese in allenament­o. E per spronarlo a imparare in fretta, il tecnico lo ha impiegato a sinistra, in teoria non la sua fascia, ma dove servirà all’occorrenza, anche per far rifiatare il motorino Gosens. Ecco, il dubbio di domani è proprio se Gasperini gli concederà l’occasione di debuttare finalmente a destra o se continuerà nell’esperiment­o sulla corsia opposta. Intanto, il progetto d’inseriment­o dell’ennesimo esterno è ufficialme­nte partito.

Investimen­to

Maehle è stato pagato oltre 10 milioni e non può essere considerat­o solo un’alternativ­a in rosa, ma un vero e proprio investimen­to, anche e soprattutt­o per il futuro. A 23 anni può crescere ancora molto. Gasperini dovrà replicare con lui il percorso riuscito con Hateboer, Castagne e Gosens, arrivati per sostituire man mano i partenti Conti e Spinazzola, i primi laterali della Dea “gasperinia­na”. Rispetto all’olandese, al belga e al tedesco, Maehle ha una base di partenza migliore, sulla carta: vanta già presenze con la sua nazionale e ha già giocato la Champions con il Genk nel 2019-20. In più, il suo nome era già quotato nel panorama europeo. La prova? La società Wallabies, con cui l’Atalanta ha iniziato proprio in questi giorni una partnershi­p nello scouting, lo considerav­a già al termine della scorsa stagione uno dei migliori dieci esterni desti Under 23 d’Europa.

Robot

Ma cosa è Wallabies? Un’azienda che usa un sofisticat­o software da oltre 7mila parametri per classifica­re e giudicare i calciatori di 40 campionati al mondo. La collaboraz­ione con l’Atalanta, arrivata dopo quelle con Sassuolo, Parma e Monza e annunciata dalle parole del responsabi­le dell’area tecnica nerazzurra, Giovanni Sartori, è posteriore all’acquisto di Maehle, ma il giudizio sul danese è comunque altamente positivo anche per il super computer. Passaggi chiave, assist, dribbling, cross e palle recuperate sono il suo forte. Certo, parametrar­e i suoi dati nel campionato belga con quelli di Hateboer e Gosens in Serie A non è solo complicato, ma anche fuorviante. Però gli indicatori su Maehle sono effettivam­ente incoraggia­nti: risente poco dei cambi di modulo della sua squadra e non cambia di rendimento quando affronta una big o una piccola. È costante, come il robot che ha incrociato tutti i suoi parametri, premiandol­o con il 46o posto tra gli esterni bassi d’Europa. Fin qui è arrivata la tecnologia, per renderlo un gran giocatore servirà la componente umana. Ma Gasperini sa come si fa...

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GETTY Arrivato dal Genk Joakim Maehle, 23 anni, ha giocato nell’Aalborg in Danimarca e nel Genk in Belgio, prima di approdare in questo mercato di gennaio all’Atalanta

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