La Gazzetta dello Sport

SEGNA SEMPRE SUPER LUKAKU AI QUARTI C’È IL MILAN

Vidal su rigore pari di Kouame Risolve tutto il solito Romelu

- di Calamai, Conticello, Longo

All’ultimo respiro. Un colpo di testa di Lukaku a poco più di un minuto dalla fine dei tempi supplement­ari regala all’Inter la qualificaz­ione in Coppa Italia. E un intrigante derby con il Milan nei quarti. Missione compiuta, ma quanta fatica. Conte, che sperava di gestire la gara contro la Fiorentina risparmian­do qualcuno dei suoi titolari in vista del derby d’Italia contro la Juve in campionato, ha invece dovuto ricorrere a tutta la sua panchina per superare un ostacolo che si è rivelato più duro del previsto. Il tecnico nerazzurro non ha avuto la risposta che sperava in Eriksen versione regista. Lento e poco ispirato. E, una volta di più, ha dovuto affidarsi a Lukaku per chiudere la gara. Incassando le prove insufficie­nti di un Lautaro Martinez che ha sbagliato un’occasione clamorosa che avrebbe chiuso l’incontro con grande anticipo e di Sanchez. Dopo il punto conquistat­o negli ultimi due turni di campionato arriva una qualificaz­ione in Coppa Italia che da una parte restituisc­e serenità al pianeta nerazzurro ma dall’altra conferma come l’attuale Inter non sia di sicuro nel suo momento migliore. Rocco Commisso, invece, è andato personalme­nte a compliment­arsi con Prandelli e i suoi giocatori al fischio finale. La Fiorentina dopo un primo tempo inconclude­nte, colpa anche di alcune scelte di formazione non azzeccate (perché rinunciare alle due punte e puntare sul modesto Eysseric?) ha disputato una ripresa di altissimo livello. Con Amrabat e Castrovill­i assoluti protagonis­ti. La squadra viola se continuerà a esibirsi a questi livelli non avrà difficoltà a conquistar­e una salvezza in tempi rapidi.

Vidal, primo acuto

Meglio l’Inter nel primo tempo. La squadra nerazzurra all’11’ sfiora il gol con una girata di Skriniar. I ritmi bassi e la grande libertà che gli regala Prandelli permette a Eriksen, in versione regista, di giocare tanti palloni. Ma con poca creatività. Eriksen, comunque, entra in scena nell’azione che porta al gol del vantaggio nerazzurro nel finale di primo tempo. Una sua conclusion­e dalla distanza viene respinta in malo modo da Terraccian­o, sulla palla arriva per primo Sanchez che calcia entrando a contatto con il portiere viola. Palla sul palo e azione che si chiude. Il Var però invita il direttore di gara Massa ad andare al video a visionare il contrasto tra Terraccian­o e l’attaccante cileno. Morale: calcio di rigore per l’Inter. Dal dischetto va a segno Vidal promosso titolare per un infortunio nel riscaldame­nto di Sensi. Stesso problema nel pre partita anche per la Fiorentina: fuori Borja Valero, dentro Bonaventur­a. Il Var torna protagonis­ta nel finale di primo tempo cancelland­o un rigore che l’arbitro aveva concesso per un contatto Kouame-Skriniar. Il mezzo tecnologic­o evita un errore evidente.

Orgoglio viola

Dopo pochi minuti della ripresa l’Inter ha la possibilit­à di chiudere la sfida ma, dopo un liscio di Quarta, Lautaro Martinez sbaglia un rigore in movimento. Un errore clamoroso. Al 7’ Prandelli ridisegna la squadra viola inserendo un attaccante in più, Vlahovic, e portando Kouame nella posizione a lui più gradita di seconda punta. La Fiorentina passa al 35-2 e dopo pochi minuti realizza il gol del pareggio con una splendida girata proprio di Kouame che raccoglie in maniera vincente un pallone

Doppio forfeit Antonio perde Sensi durante il riscaldame­nto, Prandelli Borja

Energie extra Gara chiusa solo nel finale grazie agli ingressi del belga e di Barella

schizzato via dopo una mischia nell’area di rigore nerazzurra. Conte, visibilmen­te infastidit­o, comincia a pescare i suoi gioielli dalla panchina. I primi a entrare sono De Vrij e, soprattutt­o, Hakimi e Lukaku. L’Inter riprende il possesso della gara. Hakimi a destra e Perisic a sinistra sono immarcabil­i. Ogni loro incursione nelle rispettive corsie esterne produce qualcosa di importante. Hakimi sbaglia una facile conclusion­e dopo una scambio con Lukaku e Sanchez non riesce ad appoggiare il pallone in rete da pochi passi arrivando male su un cross di Perisic. Lo stesso croato pizzica la traversa con un tiro cross.

Ci pensa Lukaku

Il dominio nerazzurro continua nei tempi supplement­ari.

Terraccian­o è bravo a ribattere due colpi di testa ravvicinat­i di Sanchez e Lukaku. Ma deve arrendersi al minuto 13’e 39” del secondo tempo supplement­are. Barella, un altro entrato per dar forza all’assalto dell’Inter, pennella un cross per Lukaku che di testa deposita in rete il pallone che vale la qualificaz­ione. I difensori viola chiedono l’intervento del Var per un contatto Lukaku-Quarta. Ma stavolta, giustament­e, non c’è l’intervento del mezzo tecnologic­o. L’Inter torna a vincere anche se in Coppa Italia e ora è attesa dalla supersfida in campionato con la Juve. Per rispondere a CR7 c’è pronto il solito, micidiale, Lukaku.

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