La Gazzetta dello Sport

ENTRA RONALDO DÀ LA SVEGLIA E LA SIGNORA VA AVANTI

Gol di Kulusevski e Morata, rimonta rossoblù. Decide il giovane Rafia

- di Bianchi, Bianchin, Della Valle, Guidi

l vecchio e il bambino si son presi per mano e sono andati insieme, subito, incontro alla porta. Chiellini, che non giocava da titolare dal novembre scorso, ha fornito un assist a Kulusevski che manco Pirlo e il bambino rispolvera­to anche lui dal 1’ dopo un po’ di tempo, ha fatto gioire la Juve. Partita con il Genoa già in archivio, una pura formalità per sbarcare ai quarti e continuare a tutto gas questo 2001 fatto di sole vittorie? Ne aveva tutta l’aria, anche perché il 2-0 è arrivato presto. Invece... che faticaccia. E’ rispuntato il difetto della Juve, quello di non chiudere le partite, sedersi sul vantaggio, sulla sua qualità dimentican­do gli avversari e la banda Ballardini l’ha rimontata e portata ai supplement­ari. Una fatica in più per i bianconeri, pesante a quattro giorni dalla sfida in campionato in casa dell’Inter. Alla fine un debuttante assoluto ha salvato il deb di coppa Pirlo: Hamza Rafia, francotuni­sino di buon piede e belle speranze.

Le chiavi

Tra infortunat­i e turnover, la Juve ha fatto a meno di una decina di titolari, ma se guardavi la squadra in campo mica ti balzava subito all’occhio, tanto è ben nutrita la rosa. Se poi Ballardini lascia a casa, oltre ai giocatori in infermeria, qualche titolare (e altri sono in panchina), beh, sulla carta non doveva esserci partita. Ma della serie le apparenze ingannano, si è trasformat­a nella sfida della sofferenza. Dopo il vantaggio,la Juve ha giocato in scioltezza e grazie alla mobilità di Morata e Kulusevski, che fatto venire i capelli ancora più ricci al giovane Dumbravanu, arrivava con una certa facilità dalle parti di Paleari. Stupendo il triangolo tra le

Effetto CR7 Il portoghese entra nel finale e risveglia la sua squadra

Orgoglio Buona prova del Grifone, a segno Czyborra e Melegoni

due punte con diagonale perfetto dello spagnolo per il 2-0. Persino Arthur è andato a segno, ma Chiffi gol ha negato la gioia per un giusto fuorigioco (lo stesso è successo a Portanova più avanti). La sfida sembrava filare talmente liscia che la difesa si è presa una pausa-cena su cross di Ghiglione, che ha trovato Czyborra pronto a colpire in semi tuffo di testa. Era la prima volta che il Genoa metteva fuori il naso dal proprio centrocamp­o. Ma poi, ringalluzz­ito, ha cercato di dare un senso alla gara con qualche ripartenza dove Scamacca, pur senza occasioni, ha provato a dimostrare perché potrebbe essere un uomo Juve. Già, perché un’altra gara interessan­te si giocava dietro le quinte: tante le cose di mercato da discutere, dal centravant­i a Rovella, da Shomurodov (in panca) a Portanova. Quella in campo, invece, cambiava faccia. Già verso il tramonto del primo round si è intuito che la Juve si stava un po’ spegnendo. Il famoso difetto che spesso salta fuori. Nel frattempo il Genoa nel secondo round si è compattato, ha chiuso gli spazi e ha cominciato a macinare un buon gioco, con Rovella direttore d’orchestra e Ghiglione che faceva fare il difensore a Bernardesc­hi. I rossoblù hanno preso in mano la sfida, rischiando qualcosa solo in contropied­e, ma Kulu e Morata si son messi a giocare, e concludere, da soli. E Paleari li ha respinti più facil

mente. Così alla mezzora è arrivato il castigo, sotto forma di un tiro a giro all’incrocio di Melegoni.

I cambi

Pirlo aveva già cambiato nell’intervallo Bentancur per Rabiot e poi, quando la Juve era ancora in vantaggio, Chiellini e Demiral per Danilo e Bonucci per preservare un po’ tutti. Il pareggio del Genoa gli ha scombussol­ato un po’ i piani e la quarta sostituzio­ne, Portanova per il fin qui sconosciut­o Rafia, sembrava strana e invece è risultata determinan­te. Ronaldo è entrato soltanto a 3 minuti dalla fine dei tempi regolament­ari. Sarà anche un marziano, ma i miracoli non li può fare. Così la Juve, che poteva vincere facile e risparmiar­e energie, è andata ai supplement­ari. E, cosa di non poco conto, Ballardini non aveva ancora cambiato nessuno. Ma il tecnico ha deciso di puntare sull’equilibrio che ha trovato la squadra più che immettere subito energie fresche. All’inizio ha cambiato il povero Dumbravanu per Males. Ronaldo, senza fare cose trascenden­tali, con la sola presenza ha risvegliat­o la Juve che ha ricomincia­to a giocare con determinaz­ione riprendend­o l’iniziativa e creando pericoli. E dopo due parate di Paleari, Rafia appunto, servito da un inesauribi­le Morata, ha trovato il tiro vincente. Ma il Genoa era ben lungi dall’arrendersi: nel secondo supplement­are

Arthur ha salvato sulla linea una zuccata a porta vuota di Radovanovi­c appena entrato. E Buffon ha subito altri brividi prima di portare a casa una partita che non doveva essere così sofferta. Onore al Genoa, che con Ballardini ha trovato la quadra. In campionato ha raccolto 7 punti in 4 gare e questa partita le infonde ulteriore morale. La Juventus può godere della qualificaz­ione, di un Chiellini che sembra davvero sulla via del ritorno e di un Kulusevski che come seconda punta funziona, eccome. Ma certe pene se le deve risparmiar­e.

 ??  ??
 ??  ??
 ?? IPP ?? La grande gioia di Rafia, 21 anni, centrocamp­ista dell’U23 juventina, dopo il gol del decisivo 3-2 con il Genoa
Decisivo
IPP La grande gioia di Rafia, 21 anni, centrocamp­ista dell’U23 juventina, dopo il gol del decisivo 3-2 con il Genoa Decisivo
 ?? GETTY ?? Poker Andrea Pirlo, 41 anni, alla 4ª vittoria nelle 4 gare del 2021
GETTY Poker Andrea Pirlo, 41 anni, alla 4ª vittoria nelle 4 gare del 2021

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy