IMMOBILE E DZEKO A CACCIA DI GOL LAZIO-ROMA SFIDA A TUTTO CAMPO
Ciro ha già 11 reti, Edin è fermo a 7. I bomber e i quattro incroci decisivi dai due portieri spagnoli ai re degli assist Luis Alberto e Pellegrini
Tanti duelli, un solo obiettivo. Mettere le mani sul derby. La stracittadina della Capitale - la prima senza pubblico, la prima di venerdì - vivrà come sempre di tante sfide nella sfida. Duelli a distanza, perché ognuno starà nella sua zona di campo, ma dal cui esito dipenderà anche quello della partita. E allora vediamo gli incroci più importati, quelli che possono decidere il derby numero 153.
DERBY SPAGNOLO I portieri che si sono ripresi la scena
Pepe Reina tra i pali biancocelesti, Pau Lopez tra quelli giallorossi. La sfida tra i portieri parla spagnolo. Da un lato l’esperienza e il carisma del laziale, ingredienti fondamentali sempre, ma in un derby di più. Dall’altro la vena ritrovata del romanista, che contro l’Inter ha sfoderato la migliore prova stagionale. Se il derby si fosse giocata all’inizio del campionato, nessuno dei due sarebbe partito titolare. Reina doveva fare il secondo a Strakosha. Un vice esperto, pronto a fare la sua parte, ma pur sempre un vice. Poi, complice il covid che ha messo fuori causa l’albanese, l’ex portiere di Napoli e Milan si è preso i gradi da titolare e non li ha più mollati. Grazie a prove convincenti e ad un buon feeling con la squadra. Pau Lopez, dopo gli alti e bassi della scorsa stagione, era finito dietro Mirante. E se il portiere italiano non si fosse infortunato, sarebbe ancora lui il titolare. Pau Lopez ha però sfruttato l’occasione ed ha dato segnali di inversione di tendenza nel rendimento. La sua crisi era iniziata proprio nel derby, quasi un anno fa, con la papera che favorì il pareggio di Acerbi. Ora una nuova stracittadina può agevolare
I biancocelesti Acerbi dà solidità, Immobile attacca gli spazi come un maestro
la sua definitiva rinascita. E il ritorno al ruolo di titolare.
SFIDA AZZURRA I due centrali verso l’Europeo
Se la sfida tra i pali parla spagnolo, quella in difesa è in chiave azzurra. Gli occhi sono su Francesco Acerbi e Gianluca Mancini. Il primo è ormai un punto fermo della Nazionale, ma anche il romanista è entrato nel giro dell’omonimo c.t. Mancini. Entrambi, salvo sorprese, faranno parte della lista dei 23 che a giugno prenderanno parte all’Europeo. Che l’Italia giocherà proprio all’Olimpico. Il derby, per loro, può essere un antipasto di ciò che accadrà nello stesso stadio in estate. Nell’ultima stracittadina Acerbi fu grande protagonista. Non in chiave difensiva, ma nell’area avversaria, dove firmò il gol del definitivo 1-1. Spera ovviamente in un bis e, per riuscirci, in questi giorni sta centellinando l’impegno in allenamento per non sovraccaricare quei muscoli che ultimamente gli hanno dato problemi. Spera in un bis anche Mancini. Il difensore romanista è infatti reduce dal gol, bello e decisivo, all’Inter.
ASSIST D’ORO I due maghi dell’ultimo passaggio
E poi c’è la sfida degli assist, quella dei maghi dell’ultimo passaggio. Da una parte Luis Alberto, dall’altra Lorenzo Pellegrini. Nella scorsa stagione si sono contesi a lungo il titolo di miglior assistman del campionato, in questa sono partiti un po’ in sordina (finora per il giallorosso ne sono arrivati tre, per il biancoceleste neanche uno) ma contano di recuperare presto (per ora ci pensano Mkhitaryan con 8 e Milinkovic con 5). La fantasia delle due squadre dipende molto dalla loro verve. Pellegrini è tornato a giostrare da trequartista e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Luis Alberto continua ad essere l’uomo in grado di fare da collante tra centrocampo ed attacco e domani potrebbe essere la vera sorpresa. Nel senso
I giallorossi Mancini è in forma, Dzeko vuole lasciare ancora il segno
che Inzaghi conta su di lui come possibile attaccante in più.
RETI A GRAPPOLI Edin contro Ciro I simboli del gol
Infine Dzeko contro Immobile, gli uomini che decidono nella maggior parte dei casi il destino delle rispettive squadre. Perché la Roma si poggia sempre tanto sul centravanti bosniaco, sia quando c’è da attaccare (con Edin che funge anche da regista offensivo), sia quando c’è da difendere (e ci si poggia su di lui per far salire la squadra). Esattamente come la Lazio è costruita per mandare in gol uno come Immobile, maestro nell’attaccare gli spazi. In questa stagione il biancoceleste ha già segnato 16 gol (11 in campionato e 5 in Champions), il giallorosso è fermo a 8 (7 in Serie A e uno in Europa League). Domani, però, sarà una sfida a parte. E loro vogliono essere decisivi.