La Gazzetta dello Sport

Guida Segre

Il Toro lancia il giovane play «Presto il vento cambierà» Jacopo vive il suo momento magico: contro lo Spezia per la prima volta dall’inizio

- di Nicola Cecere

La notte di San Siro era anche un esame di maturità per Jacopo Segre: superato. Giampaolo lo ha impiegato prima da mezzala destra e poi a sinistra. Nei piani della vigilia sarebbe poi dovuto subentrare Baselli, ma la piega da battaglia presa dal match e il freddo intenso hanno sconsiglia­to l’impiego di un giocatore reduce da undici mesi di inattività agonistica. E quindi Segre si è fatto anche i supplement­ari, finendo con i crampi ma fiero per il livello della prestazion­e, sua e della squadra. Così si è presentato davanti alle telecamere di Torino Channel con aria serena. «Siamo soddisfatt­i e al contempo tristi. Abbiamo giocato una grandissim­a partita contro un avversario che sta dimostrand­o da mesi di essere molto forte, abbiamo tirato fuori grandi energie e siamo arrivati ai rigori dove hai sempre il cinquanta per cento di possibilit­à. Durante la partita si sono viste ottime idee da parte nostra, tatticamen­te siamo stati bravi».

Autostima ritrovata

In effetti il palleggio in mezzo al campo è stato complessiv­amente buono, e tranne il primo quarto d’ora della ripresa, dove il Milan ha colpito due pali, la contesa è stata equilibrat­a. Quindi si torna al campionato con una ritrovata dose di autostima collettiva. Segre è risultato continuo e ordinato sul piano della corsa e della distribuzi­one del gioco e perciò si candida con grandi possibilit­à a rilevare in regia lo squalifica­to Tomas Rincon. Certo è tra quelli più spremuti sul piano atletico. «Sì, ci siamo spesi e del resto ci tenevamo a fare una bella figura in Coppa. Ora dobbiamo cercare di recuperare energie per il campionato. Sabato all’Olimpico ci sarà una sfida fondamenta­le per il nostro cammino contro una squadra in salute. Dobbiamo ricaricare le pile tutti insieme». E ieri il giovane centrocamp­ista ha svolto appunto lavoro di scarico insieme con gli altri della Coppa. Jacopo vive il classico momento magico. Finora in A non è mai entrato in campo dall’inizio e nelle otto presenze messe insieme è rimasto sempre sotto i 25’ tranne che a Roma, dove giocò tutta la ripresa. Cresciuto nel Milan ma tifoso granata, Segre tra sabato e martedì ha toccato il cielo con un dito: «Per me è sempre stato un sogno indossare questa maglia, darò tutto.

E da ragazzo ho sempre sognato di giocare a San Siro, quindi è un’esperienza che mi tengo ben tretto. Adesso dobbiamo continuare così e prendere spunto da questa partita per migliorare costanteme­nte. Questa è la linea da seguire per un giovane». Giampaolo nelle prossime ore potrebbe consegnarg­li le chiavi del centrocamp­o del Toro: «Tieni Jacopo, guidaci tu». Il tecnico ha rivelato che lo sta impostando da play come vice Rincon, che contro lo Spezia appunto mancherà. «Tomas è di grande esempio per me, apprendo ogni giorno da lui. La classifica? Ci attende una gara molto importante ma sono convinto che presto il vento cambierà».

 ??  ?? Primavera col Toro dopo 9 anni di Milan Jacopo Segre è nato a Torino il 17 febbraio 1997. Nel 2015 è approdato alla Primavera del Toro provenient­e dal settore giovanile del Milan, dove era entrato nel 2006. Dopo i prestiti al Piacenza, Venezia e Chievo da questa stagione è nella rosa di prima squadra LAPRESSE
Primavera col Toro dopo 9 anni di Milan Jacopo Segre è nato a Torino il 17 febbraio 1997. Nel 2015 è approdato alla Primavera del Toro provenient­e dal settore giovanile del Milan, dove era entrato nel 2006. Dopo i prestiti al Piacenza, Venezia e Chievo da questa stagione è nella rosa di prima squadra LAPRESSE

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