La Gazzetta dello Sport

Campobasso a stelle e strisce: le sue gare in tv negli Usa

Una società di pr ha rilevato il 40% del club di Serie D e sulla sua piattaform­a trasmetter­à le partite in streaming

- di Nicola Binda

Questa non è un’operazione in stile Friedkin o Commisso, ma nemmeno un film di Maccio Capatonda. Il Campobasso agli americani è una cosa seria, nasce da una passione di fondo e - come racconta l’ideatore Matt Rizzetta - va al contrario rispetto agli altri progetti Usa nel nostro calcio: si investe per esportare il brand. E non a Roma, Venezia o Firenze. Parliamo

di Campobasso e di Serie D, di una squadra prima nel girone F in una stagione complicata dai tanti rinvii. Ma che evidenteme­nte piace agli Usa. Rizzetta racconta: «La mia azienda North Sixth Group dal 2009 si occupa di pr e ha interessi in vari settori. Mio nonno era appassiona­to di calcio come me e l’obiettivo era quello di comprare una squadra italiana per rivivere le gioie della mia infanzia». Già, ma la famiglia di Rizzetta è della provincia di Foggia. Perché Camcietà pobasso? «Da bambino ero tifoso di Zemanlandi­a, di Rambaudi e Signori, ma per noi era più convenient­e Campobasso. Avessimo preso il Foggia, il Bari o il Taranto, non avremmo avuto tutti i tifosi con noi. Il Campobasso rappresent­a una regione, ed abbiamo fatto tutte le valutazion­i del caso. Ho visto investitor­i Usa andati in Italia per comandare. No, noi abbiamo lasciato la presidenza a Mario Giosuè e ho nominato ceo Daniela Mancinelli: una figura femminile trasmette meglio il nostro messaggio».

L’investimen­to

Con 500.000 dollari fino al 2023 la North Sixth Group - so

che ha sede a New York ed è una delle 50 agenzie di pr più potenti e influenti negli Usa - ha rilevato il 40% del club e fa da sponsor sulle maglie. E per trasferire il brand nel mondo sfrutta Italian Football Tv, la piattaform­a che negli Stati Uniti trasmette attraverso i social il calcio italiano e che ha registrato 50 milioni di interazion­i in un mese, con milioni di visualizza­zioni su YouTube oltre a decine di migliaia di follower su Instagram, Facebook e Twitter. Proprio su questi canali, oltre a quelle di Serie A, da febbraio verranno trasmesse in streaming le partite del Campobasso, ma c’è già un talk-show in studio con commenti dall’Italia e ci sarà un documentar­io sulla storia del club, sulla scia di quello di Netflix sul Sunderland. Non solo. Con una linea di merchandis­ing sarà venduto il materiale del Campobasso, cercando insomma di lanciare una nuova moda. La struttura è forte, l’esperienza c’è. Magari nasce un nuovo fenomeno. Ne è certo Marco Messina, producer di Iftv: «Vi assicuro che da quando parliamo di Campobasso abbiamo trovato tanta simpatia nella gente e molti nuovi sostenitor­i in tutto il mondo».

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La mente Matt Rizzetta, 38 anni (a sinistra), socio del Campobasso

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