Libertadores, ultimo atto tutto brasiliano. E c’è il Santos
L’ex club di Pelé e Neymar ha superato il Boca. Il 30 affronterà in finale a Rio il Palmeiras, che ha fatto fuori il River
Era dal 2006 che una finale di coppa Libertadores non si risolveva con un derby brasiliano. Allora fu la sfida fra l’Internacional di Porto Alegre (che vinse il doppio confronto) e il San Paolo, stavolta non sarà una stracittadina ma quasi. Fra San Paolo e Santos, infatti, corrono solo 80 km di distanza. Il 30 gennaio al Maracanà di Rio per l’ultimo atto ci saranno il Palmeiras della capitale paulista e appunto il Santos, che fu di Pelé, Robinho e Neymar, già 3 coppe in bacheca e la finale persa nel 2003 contro il Boca. Il Verdão paulista, un solo trofeo in casa (nel 1999 con Scolari in panchina e tre finali perse) ha superato nella notte di martedì il River Plate, perdendo in casa 2-0, dopo aver trionfato però in Argentina per 3-0. Il Santos invece mercoledì notte ha affondato il Boca Juniors del quasi 37enne Carlitos Tevez (il migliore dei suoi in campo) per 3-0, dopo lo 0-0 della Bombonera.
Il piccolo 10
I bianconeri brasiliani hanno stravinto con gol di Diego Pituca, Soteldo e Lucas Braga. Mostrando un gioco effervescente, veloce, con pressing alto e taglio interno dei terzini, molto europeo. Non solo fondato su spunti individuali. Perché poi i talenti ci sono sempre. Man of the match il piccolo venezuelano Yeferson Soteldo, che porta la 10 che fu di Pelé; 160 cm d’altezza, ma un destro notevole, con velocità d’esecuzione, al 2° anno al Santos dopo aver vinto con lo Zamora venezuelano, poi due stagioni con lo Huacipato cileno e una clamorosa finale al Mondiale Under 20 in Sud Corea nel 2017. Nel 4-3-3 del saggio Cuca, tecnico di 57 anni che in stagione ha già utilizzato 36 elementi e 4 portieri, e che ad agosto ha preso un Santos in zona retrocessione, mentre ora è in lotta per la prossima Libertadores, su fronte opposto di Soteldo, a destra, si muove invece il 30enne mancino Marinho, al 12° club in Brasile, un’esperienza in Cina e finalmente concreto con un 2020 da 15 reti in campionato, viceré dei bomber, e 4 in Libertadores. Ieri ha fornito uno splendido assist per il 3-0, bevendosi la difesa del Boca. Di punta l’appena 18enne Kaio Jorge, 5 centri in coppa, 7 reti in totale, vivaio santista dai 10 anni, in prima squadra a 16, già bello alto (178 cm) e sveglio, vale sui 12 milioni di euro.
Che vivaio
D’altronde il Santos da sempre fa molto affidamento sulla cantera, oggi ha una rosa di 25 anni di età–media, la terza più giovane del Brasile (il Palmeiras viaggia sui 26,6), e una quindicina dei suoi elementi provengono dal centro tecnico Rei Pelé, dedicato all’idolo di sempre. Perché qui la memoria conta.