Il virus colpisce anche Leclerc Vaccinare i piloti ora non si può
No a corsie preferenziali in vista del Mondiale Charles si è auto-isolato a Monaco Sainz in fabbrica
La Ferrari ieri ha reso noto che Charles Leclerc ha contratto il coronavirus. È il quinto pilota di F.1 a essere contagiato, dopo Sergio Perez, Lance Stroll, Lewis Hamilton e Lando Norris. Il monegasco era rientrato nei giorni scorsi da una vacanza a Dubai con la fidanzata. Adesso si trova in quarantena a Monte Carlo, con lievi sintomi, e dovrà aspettare di tornare negativo (di solito le canoniche due settimane) prima di poter iniziare l’attività 2021 con la scuderia di Maranello. «Mi sottopongo regolarmente ai test, in accordo con i protocolli del team. Purtroppo ho appreso di essere venuto in contatto con una persona risultata positiva — ha spiegato Leclerc — e allora mi sono immediatamente auto-isolato, informando le altre persone che avevo incontrato. Poi ho effettuato un controllo, da cui sono risultato positivo. Sto bene. Resterò in casa a Monaco, come prevedono le regole delle autorità locali».
Carlos al lavoro
Leclerc, al pari di Norris, si è ammalato “fuori stagione”, perciò lo stop non influirà in modo negativo sulla preparazione in vista del Mondiale, che scatterà il 28 marzo in Bahrain. Nella migliore ipotesi, Charles tornerà in fabbrica a fine mese o a inizio febbraio. Mentre ieri il nuovo compagno Carlos Sainz era già al lavoro con i tecnici a Maranello: il suo ingegnere di pista sarà Riccardo Adami, lo stesso che affiancava Sebastian Vettel. Il caso Leclerc conferma che anche quest’anno i piloti dovranno vivere in una “bolla”, durante i mesi delle gare, per scongiurare il pericolo di un contagio Covid che li costringerebbe a saltare uno o più GP. L’unica sicurezza sarebbe la vaccinazione, legata alle decisioni dei Governi dei singoli Paesi. Ma non sembra una strada percorribile al momento (e infatti non se n’è discusso in F.1) perché il numero limitato di dosi impone la precedenza alle fasce di popolazione più a rischio.