INTER-JUVE ME LA MANCIO
Pirlo ha la rosa migliore ma non può perdere altri punti: per lui è decisiva. Conte ha qualità da titolo Attenti al Diavolo di Pioli: ricorda la mia Italia Da Lukaku e Ronaldo ai miei azzurri Barella e Chiesa. Io vi dico che...
ancini, Inter-Juve è ancora la sfida tra le due favorite?
«Sì, l’Inter è cresciuta negli anni, ha giocatori forti ed è pronta per vincere. La Juve ha ancora la rosa più competitiva e l’esperienza di 9 scudetti».
3Per chi conta di più?
«Per la Juve è quasi decisiva. Non può perdere altri punti, con 3 squadre davanti. Anche se ha una partita in meno».
L’Inter ha vinto un solo scontro diretto (Napoli) su 5: manca qualità di gioco?
«No, l’Inter è forte e ha tanti giocatori di qualità».
Eriksen ne ha giocate poche. Potrebbe fare la mezzala accanto a un play, come Verratti con Jorginho?
«Può fare tutto, con la qualità che ha. Ma Conte lo conosce meglio di me e conosce meglio l’Inter. Senza dimenticare che il calcio italiano è diverso».
Lei è stato tra i più generosi a commentare la scommessa su Pirlo. Conferma?
«Sì, mi piace il gioco offensivo che cerca Andrea. Ha avuto qualche problema di continuità, ma è logico: ha cambiato tanto. Gli serve tempo. Precisiamo. Inter e Juve sono le più attrezzate, restano le favorite, ma non significa che vinca di sicuro una delle due. Il Milan, per esempio, può anche arrivare in fondo. Ormai bisogna prenderne atto. Non mi aspettavo che facesse così bene. Non si vince così tanto per caso».
Non ci vede qualcosa della sua Italia?
«Certo. Qualche giocatore d’esperienza e tanti giovani di qualità. Entusiasmo, empatia contagiosa, principi di gioco coraggiosi, lunga imbattibilità... Sì, ci assomigliamo».
3 Calabria è cresciuto molto, in un ruolo non copertissimo in azzurro.
«Anche da noi ha fatto bene l’ultima volta. Ha talento, personalità e determinazione. Un ragazzo a posto».
Tonali sta facendo più fatica del previsto.
«Normale. È molto giovane. E’ arrivato presto in un grande club e ha bisogno di tempo per adattarsi. Un po’ come accaduto a Romagnoli. Ma nelle ultime uscite Tonali ha fatto molto meglio. E’ cresciuto anche Romagnoli. Potranno essere utili anche in azzurro».
Torniamo a San Siro.
«Non mi ha chiesto di Gigio».
Prego.
«Oggi Donnarumma è il più forte portiere al mondo».
Oggi chi sceglie tra CR7 e Lukaku?
«Li prendo tutti e due... Cristiano segna sempre da una vita. A questo punto della carriera, potrebbe anche rallentare, invece dà sempre il massimo, in allenamento e in partita. È uno splendido esempio di professionalità per i ragazzi».
Romelu?
«Altro grande esempio, per la generosità. Lukaku riempie il gioco dell’Inter. Quando non c’è, l’Inter è un’altra cosa».
Barella e Bonucci, azzurri un filo appannati.
«Barella, povero, è dall’inizio della stagione che corre... Ci sta qualche calo. Il discorso vale anche per Bonucci gioca ogni tre giorni. Leo è troppo importante per noi».
Si aspettava più partite da Chiellini?
«Quel che conta è che torni a giocare e stia bene».
Lei ha posto un limite? Che so: se entro aprile non avrà giocato un tot di partite, Europeo in discussione.
«No. Lo aspetterò fino all’ultimo. Nel momento in cui può scendere in campo, sai già che ti darà tanto. Non va collaudato. Per noi Chiellini è fondamentale, anche come riferimento in spogliatoio per una squadra giovane».
3 Chiesa ha seguito il piano che auspicava da tempo: grande club e crescita.
«In un grande club devi dare sempre il massimo, non puoi concederti pause che ti perdo
nano altrove. Un pareggio non basta. Giochi match internazionali. Tutto questo ti fa crescere tanto. E’ successo anche a Bastoni, per esempio. Ma Chiesa ha ancora margini di miglioramento amplissimi».
▶ Tipo?
«Segnare molto e correggere atteggiamenti e reazioni. Da che calcio è calcio, i più bravi hanno sempre preso pedate».
▶ Con Chiesa, Bernardeschi ha avuto ancora meno spazio.
«Con noi ha sempre fatto bene. Ma ha bisogno di giocare di più. Glielo auguro. Come lo auguro a Emerson Palmieri».
▶ Due sole partite nel Chelsea in questa Premier: un po’ poco. Ma il Napoli lo vuole.
«Vediamo. Trovasse posto In Italia, in un club ambizioso, sarebbe il massimo. Come per El Shaarawy».
▶ Poche presenze anche Sensi.
«Speravo avesse pagato il conto con la sfortuna nel 2020, invece... Gli auguro un 2021 più generoso. Per noi è prezioso, perché può fare più ruoli».
▶ Emerson fermo, Spinazzola è appena rientrato. Nel ruolo è cresciuto Dimarco.
«Lo conosco bene. L’ho fatto esordire io nell’Inter. Ha piede, forza, personalità. E’ giovane, dopo l’Europeo potrà proporsi. Come altri ragazzi di talento he stiamo seguendo: Lovato, Rovella, Pobega... Zaccagni è stato sfortunato. L’ho chiamato, ma si è fatto male».
▶ Anche Zaccagni potrebbe finire presto a Napoli.
«Ma il discorso è diverso da Emerson. Per un giovane, più che il grande club, è importante la certezza di giocare tanto».
▶ In genere, si fatica a ripetere in Nazionale ciò che riesce nel club. Insigne è il contrario: nel Napoli quest’anno raramente è stato dominante come nelle ultime prove con l’Italia.
«Per noi Lorenzo è unico. Per il ruolo di raccordo, per come lega la squadra è il giocatore meno sostituibile».
▶ Lorenzo Pellegrini, sempre più maturo, lo è nella Roma.
«Anche lui è preziosissimo. In qualsiasi ruolo lo metto, risponde bene: esterno sinistro, interno, quinto attaccante. Ed è un ragazzo perfetto».
▶ Può essere una buona guida per Zaniolo.
«Nicolò è solo giovane. Crescendo capirà che per realizzare il suo talento e le sue potenzialità, dovrà dedicare al calcio gran parte della sua giornata».
▶ Balotelli non lo ha capito. Un gol nel Monza ed è partito subito il tormentone: Mario all’Europeo...
«Io non chiudo mai le porte, ma per Mario è difficile».
▶ Per Destro?
«Stesso discorso. Porte aperte per lo Schillaci di turno, ma, dietro a Belotti e Immobile, i vari Caputo, Lasagna, Scamacca, che sta crescendo, sono più avanti nelle gerarchie. Kean sta facendo molto bene a Parigi».
▶ Ciro Immobile?
«Segna tanto. Spero tenga qualche gol per l’Europeo».
▶ Belotti è servito meno da una squadra in zona salvezza. Un problema per l’Italia?
«No. I gol li fa lo stesso e gioca bene. Però spesso corre troppo per aiutare la squadra o partire da lontano, e perde lucidità davanti alla porta».
▶ Caputo, Locatelli, Berardi: dai Sassuolo Boys belle conferme.
«Sì, soprattutto da Berardi, che ha superato un momento delicato. Tutti bravi. Il Sassuolo sta disputando un gran torneo».
▶ Altre osservazioni alle spalle di Milan, Inter e Juve?
«Mi aspettavo di più dal Napoli, pensavo fosse il suo anno. Mi piace la Roma: giovani e qualità. Occhio all’Atalanta, ripartita forte. E alla solita Lazio. Vedo un gruppo compatto in testa».
▶ Più in generale, come le sembra il campionato?
«Divertente per l’equilibrio, per la riduzione dell’effetto casa-trasferta e e perché molte squadre se la giocano con coraggio e spirito propositivo».
▶ Le manca Coverciano?
«Tanto. Troppi mesi. Non vedo l’ora di ripartire».
▶ Siamo entrati nell’anno dell’Europeo. Faccia un sogno.
«Lo stadio pieno di gente».
Conte ha una squadra forte, con giocatori di qualità Mi piace il gioco di Pirlo, ma ad Andrea serve del tempo