Tra Vicenza e Frosinone hanno vinto solo le difese
I veneti fermi a una vittoria in casa, mentre la squadra di Nesta continua ad avere lacune in zona gol
Uno zero a zero senza grandi emozioni, ma non del tutto disprezzabile: ritmi alti e difese attente sono comunque virtù preziose. Il Vicenza ha fallito ancora una volta l’appuntamento col bis di vittorie e col salto di qualità in classifica, confermando le difficoltà a far la voce grossa nel suo stadio (solo 1 successo in 8 incontri). Per il Frosinone un pareggio che allunga a 5 la serie di gare senza vittorie e una sterilità offensiva che è sempre più preoccupante, appena 17 reti segnate, uno dei peggiori trend della storia dei ciociari. Nella ghiacciaia del Menti più intorpidite le idee dei muscoli: le due squadre hanno iniziato tenendo alti i ritmi e l’agonismo, ma nessuna delle due è riuscita a rendersi pericolosa fino alla mezz’ora, quando Meggiorini ha sparato alto il bel pallone messo in mezzo dalla destra da Da Riva. Per il resto avvio di gara più intraprendente del Frosinone, che si è affidato a qualche incursione di Boloca e alla qualità di Novakovich, e finale di primo tempo e inizio di ripresa di marca veneta (Cinelli di testa e Meggiorini dalla distanza i più pericolosi).
Dominio territoriale
A metà del secondo tempo il Vicenza ha decisamente preso le redini del gioco, la squadra di Nesta ha stretto le maglie e concesso solo conclusioni dalla distanza: Da Riva il più intraprendente, ma nel taccuino vanno messi anche un mezzo pasticcio della difesa che per poco Gori non ha sfruttato (reattivo il portiere Iacobucci) e un paio di punizioni maligne di Giacomelli dalla trequarti che i centrali hanno in qualche modo ricacciato fuori. Al tirar delle somme, i padroni di casa hanno mostrato più determinazione nel ricercare la vittoria e fatto sicuramente di più per ottenerla.
Porta blindata
Di Carlo si gode almeno la solidità difensiva ritrovata: per la seconda gara consecutiva rete biancorossa inviolata. Altra statistica accolta con soddisfazione dai padroni di casa: dopo 18 partite consecutive al Menti in cui era stato subito almeno un gol (la peggior serie tra le venti squadre cadette), finalmente un “clean sheet”. Martedì il Vicenza recupererà l’incontro col Chievo, ancora in casa: c’è un Menti da riconquistare e il tabù derby da sfatare dopo le sconfitte patite con Venezia e Cittadella. Oggi intanto dovrebbe essere ufficializzato il centrocampista Agazzi dal Livorno, 27 anni, piedi buoni e visione di gioco per provare il definitivo decollo nella manovra.