La Gazzetta dello Sport

Sassuolo, l’ultimo tabù Il Parma di D’Aversa sa come colpire De Zerbi

Il tecnico neroverde non ha mai battuto il collega e cerca il rilancio dopo il flop in Coppa Italia

- di Andrea Schianchi

Se giocassero le statistich­e, Roberto D’Aversa sarebbe in una botte di ferro e potrebbe stendere il volto in un sorriso di tranquilli­tà: contro Roberto De Zerbi, nelle 4 gare di A, ha raccolto 3 vittorie e un pari, 4 gol realizzati e uno solo subito. Poiché i numeri, invece, servono soltanto a riempire i discorsi della vigilia, il ruolo di favorito tocca a De Zerbi, e per almeno due motivi. Il primo: il Sassuolo è nettamente più forte del Parma. Il secondo: il Parma giocherà con una difesa che verrà inventata pochi minuti prima di scendere in campo, sulla base dei consigli che all’allenatore saranno dati da medici e preparator­i (infortunat­i Gagliolo, Bruno Alves, Osorio, Valenti, Balogh, mentre Iacoponi è stato recuperato in extremis). Vero che anche al Sassuolo mancano parecchi elementi (Locatelli, Boga, Berardi, Obiang e Bourabia) e che alcuni non stanno benissimo, vero che nelle quattro uscite del 2021 (tre di campionato e una di Coppa Italia) ha incassato 11 gol e ne ha segnati soltanto 4, ma la differenza tecnica è evidente e tutta a favore dei ragazzi di De

Zerbi. A questo punto, la questione è se si debba guardare ai precedenti come a una scialuppa di salvataggi­o (per D’Aversa) e come un campanello d’allarme (nel caso di De Zerbi) o se, invece, la legge del campo, la fluidità del gioco e le qualità dei singoli faranno la differenza.

Qualità diverse

D’Aversa sta cercando di resettare ogni cosa nell’ambiente e lo fa partendo da un presuppost­o non banale: «Non mi interessa il passato, ciò che conta è lavorare d’ora in poi secondo i miei metodi. Ricordiamo­ci che siamo penultimi e questa è la nostra base di partenza. Nonostante le difficoltà e i tanti infortuni, però, non voglio che nessuno si attacchi a questi alibi. Ci giochiamo questo derby per portare a casa un risultato positivo». Conoscendo­lo, avrà studiato nei minimi particolar­i i movimenti d’attacco del Sassuolo e si starà dannando l’anima per trovare le necessarie contromisu­re: il suo Parma è quello che blocca gli avversari e riparte.De Zerbi, al contrario, avendo a disposizio­ne un gruppo decisament­e superiore sia a livello fisico sia a livello tecnico, punterà a prendersi il centro del ring: non solo possesso-palla, però, ma anche improvvise verticaliz­zazioni che aprono a metà le difese. Sarebbe ingeneroso etichettar­e la sfida come “attacco” (Sassuolo) contro “difesa” (Parma), ma non c’è dubbio che queste siano le principali caratteris­tiche delle due squadre. Si scontrano due modi di fare calcio, e qualunque sia il risultato finale non ne verrà fuori una verità assoluta: quando c’è di mezzo un pallone che rotola su un prato verde non possono esserci certezze.

 ?? LAPRESSE ?? Quarantenn­i Roberto D’Aversa, 45 anni e Roberto De Zerbi, 41
LAPRESSE Quarantenn­i Roberto D’Aversa, 45 anni e Roberto De Zerbi, 41

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy