La Gazzetta dello Sport

Pirlo rischia più di Conte: lo aspetta la Champions...

- di Nino Minoliti

Tra un mese la sfida col Porto: la Juve deve cercare di arrivarci avendo colmato il gap in campionato

Chi rischia di più stasera tra Antonio Conte e Andrea Pirlo, citati in rigoroso ordine alfabetico, di classifica e di apparizion­e nel tabellino della partita? Nella risposta a questo interrogat­ivo, padre di tutte le domande, è contenuta non soltanto la sintesi dell’Inter-Juve che ci aspetta, ma addirittur­a dell’intera stagione. Esagerati? Forse. Però una sconfitta, in particolar­e se netta, potrebbe avere con seguenze incalcolab­ili per ciascuna delle due squadre e, di conseguenz­a, anche una vittoria - specie se indiscutib­ile - potrebbe tramutarsi nel propulsore in grado di liberare un’enorme quantità di energia.

Ma non giriamo intorno alla questione e veniamo alla risposta. A rischiare di più a nostro parere - è Andrea Pirlo, come ha peraltro osservato anche il c.t. Roberto Mancini. Proviamo a spiegare il perché, analizzand­o le conseguenz­e dei tre risultati possibili. Che in due casi sono favorevoli all’Inter: la vittoria, per ragioni evidenti; il pareggio, poiché mantenendo l’attuale situazione di classifica, vedrebbe sempre la Juve negli scomodi panni dell’inseguitri­ce. È vero che i bianconeri hanno da recuperare una partita, ma l’avversario in quel caso sarà il Napoli e poi, non sapendo ancora quando si potrà giocare, non si può immaginare, nemmeno per approssima­zione, quale potrebbe essere il suo impatto. Ma c’è soprattutt­o un motivo che rende la vittoria l’unico risultato possibile per la Juventus e si chiama Champions League. L’andata con il Porto si giocherà, in

Portogallo, il 17 febbraio: Pirlo ha perciò un mese per cercare di completare l’operazione risalita già brillantem­ente avviata e provare a crearsi un “cuscinetto di sicurezza”. Impresa non esattament­e agevole, evidenteme­nte. Ma vitale, perché da febbraio anche se la Juve è un grande club, abituato a lottare su più fronti - il campo principale

diventerà l’Europa, altrimenti non si capirebbe come mai sono stati sostituiti gli allenatori che hanno vinto gli ultimi due scudetti (e nel caso di Massimilia­no Allegri, anche i precedenti quattro). Ora, in un simile contesto, è chiaro che i confronti diretti

valgono il doppio: Pirlo si è già aggiudicat­o a San Siro quello contro il Milan, ora è di fronte al secondo esame, forse ancora più difficile, nonostante i rossoneri si trovino in testa, perché l’Inter viene ancora vista dalla maggioranz­a degli osservator­i (e anche dallo stesso Pirlo...) come l’avversaria più pericolosa. Oltretutto, quando torneranno le Coppe, Conte avrà i martedì e i mercoledì liberi: sicurament­e i tifosi interisti avrebbero preferito ritrovarse­li impegnati, e non dubitiamo che lo stesso valga per il tecnico pugliese. Ma a questo punto arrivati, una grande delusione si potrebbe trasformar­e in un considerev­ole vantaggio, soprattutt­o se la Juve andasse avanti e i suoi impegni diventasse­ro sempre più esigenti. Prospettiv­a che peraltro non dispiacere­bbe affatto a Pirlo e ai fan della Vecchia Signora... In definitiva, quindi, il mese che si apre questa sera potrebbe essere, decisivo. E per Pirlo, ancora di più: a partire da stasera.

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Leader Antonio Conte, 51 anni, seconda stagione all’Inter: nel 2020 a un punto dalla Juve campione
 ??  ?? Esordiente Andrea Pirlo, 41 anni: sulla panchina della Juve esordio assoluto da allenatore
Esordiente Andrea Pirlo, 41 anni: sulla panchina della Juve esordio assoluto da allenatore
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