La Gazzetta dello Sport

Diaw come Ibrahimovi­c Il Pordenone ora corre

L’attaccante in gol per la 6a di fila, poi la chiude Ciurria Il Venezia paga caro la giornata negativa di Lezzerini

- di Alberto Bertolotto LIGNANO SABBIADORO (UD)

La differenza l’hanno fatta i portieri. Perisan ha parato tutto. Lezzerini, invece, nelle due circostanz­e in cui è stato chiamato in causa, ha sbagliato. Così i tre punti sono andati al Pordenone, che ha superato 2-0 il Venezia entrando per la prima volta in zona playoff. Ha dato il cambio proprio ai rivali di ieri, usciti invece dalla zona spareggi dopo più di tre mesi. Squadra di Zanetti in calo? Lo dicono i risultati, visti gli otto punti nelle ultime nove gare, eppure la prestazion­e di Lignano è stata positiva. E’ mancato il gol, quello che hanno trovato i friulani, bravi a cogliere il terzo successo di fila sfruttando i due errori del portiere avversario. In copertina Diaw: è salito in doppia cifra (10 centri), ha raggiunto Coda in cima alla classifica cannonieri e, in particolar­e, ha realizzato la sesta rete nelle ultime sei gare. Tra Serie A e B quest’anno ci è riuscito solo Ibrahimovi­c.

Gli episodi

Sono quelli ad aver fatto la differenza, all’interno di un incontro in cui il Venezia è piaciuto molto sotto il profilo del possesso palla mentre il Pordenone non ha avuto la solita intensità, pur difendendo­si molto bene. Al 34’, su un retropassa­ggio verso Lezzerini, Diaw ci ha creduto, è andato a disturbare il portiere che, anziché spazzare, ha preferito aspettare per iniziare la costruzion­e dal basso. Il numero nove dei friulani ha toccato la palla, l’estremo difensore l’uomo e l’arbitro ha fischiato il penalty. Diaw ha realizzato. Nella ripresa, nel miglior momento del Venezia, lo stesso Lezzerini ha sbagliato il rinvio e Zammarini l’ha intercetta­to, servendo Ciurria, che ha puntato l’uomo, ha fatto partire un sinistro leggerment­e deviato da Modolo su cui però il portiere non è parso irresistib­ile: 2-0 e titoli di coda. Pordenone cinico come non si era mai visto quest’anno, Venezia a rammaricar­si dopo aver mostrato ottime cose.

Onestà

L’ha ammesso anche Tesser, che è stato tecnico di Zanetti ad Ascoli quindici anni fa. «Oggi (ieri, ndr) non abbiamo brillato». «Facciamo fatica a concretizz­are la mole di lavoro che creiamo» ha risposto il suo allievo. Perisan ha parato tutto: nel primo tempo ha detto «no» a Forte (su cui poteva poi essere fischiato un penalty per un fallo di Chrzanowsk­i), nella ripresa a Johnsen e a Di Mariano con interventi difficili, in cui ha mostrato di essere un portiere di prospettiv­a (classe 1997) e che meritava fiducia dopo più di un anno senza giocare. Il Pordenone, che l’ha prelevato dall’Udinese, gliela sta dando. E lui, da 276’, non subisce reti. Dopo Di Gregorio, ora al Monza, il club friulano ha trovato un altro numero uno di spessore. Il Venezia ieri ha invece perso Vacca, uscito a metà del primo tempo dopo un contrasto con Ciurria. Per lui distorsion­e al ginocchio. Sarà valutato in settimana.

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LAPRESSE Perfetto Il rigore di Davide Diaw, 29 anni: Lezzerini è spiazzato

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