Sutton con Reggio prova a stoppare Milano e i ricordi
Alle 12 l’esordio al Forum, dove nel 2018 perse il titolo con Trento: «Porto energia»
Nel telefilm “Supercar” il protagonista premeva il pulsante “turbo boost” per rendere l’auto più performante e superare tutti gli ostacoli. Ha fatto più o meno così anche la Reggiana che, grazie all’impegno dei nuovi soci e del presidente Veronica Bartoli, nel giro di una settimana ha ingaggiato Dominique Sutton e Petteri Koponen. Un doppio colpo che fa impennare le quotazioni della Unahotels di coach Antimo Martino, ma che nasce da un periodo travagliato come ci spiega l’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda: «Dopo un inizio di stagione molto positivo abbiamo deciso di provare a superare questo momento di crisi (4 sconfitte consecutive, ndr) anche attraverso il ricorso al mercato. Con la risoluzione di Blums e gli stop forzati di Cham e Johnson ci siamo trovati senza tre pedine e con una serie di impegni importanti alle porte: Serie A, “bolla” di Fiba Europe Cup dal 26 al 29 gennaio e forse anche la Final Eight di
Coppa Italia (Reggio si qualifica se Cremona non supera Milano nel recupero di martedì, n.d.r.)». L’ala americana esordirà oggi alle 12 contro Milano mentre per la guardia finlandese, arrivato dal Bayern Monaco dopo alcuni mesi di inattività, bisognerà aspettare l’anticipo di sabato con Trento.
L’età
«Sutton per noi rappresenta un’iniezione di forza e duttilità, un vero jolly – analizza il manager - capace di giostrare in più posizioni. Di Koponen invece apprezziamo l’esperienza e le motivazioni di un talento puro e mi auspico potrà essere un valore aggiunto, come lo sono stati in passato tanti campioni del Nord Europa (Kaukenas e Lavrinovic su tutti, ndr) che ci hanno regalato momenti esaltanti proprio nella fase finale della loro carriera». Un discorso, quello sull’età e sul finale di carriera, che è meglio maneggiare con cura se si parla con Dominique Sutton, 34 anni e non sentirli, almeno a parole. «Sono nato pronto e continuerò a fare quello che ho sempre fatto su un campo da basket — dice l’ex Trento che indosserà la canotta numero 2 —. Il mio stile di gioco lo conoscete: porterò energia, mentalità vincente, atletismo e potenza. Sono felice di poter entrare a far parte di una delle migliori organizzazioni dell’intera Serie A come la Pallacanestro Reggiana. In questi ultimi tempi ho sentito discorsi strani sul declino fisico, ma io mi sento più forte adesso rispetto a quando avevo 25 anni, proprio come LeBron James, e ho lo stesso desiderio di mostrare a tutti il mio valore».
Il ritorno al Forum
Per il suo nuovo inizio, il destino ha scelto quel Forum che lo aveva visto protagonista nella finale scudetto del 2018, chiusa virtualmente in gara-5 quando Goudelock lo stoppò a pochi istanti dalla sirena, regalando a Milano l’inerzia per arrivare al tricolore: «Ho sempre voluto competere ai massimi livelli e qui in Italia l’Olimpia rappresenta questo, quindi sono ben felice di affrontare un top team. Dimostrerò il mio valore, tanto so quello che si è detto per anni sul mio conto: dovrebbe giocare a football o fare wrestling, ma poi a parlare è sempre e solo il campo. Mi dispiace che non ci sia il mio amico Shevon Shields, ci sentiamo sempre e spero possa guarire al più presto».