La Gazzetta dello Sport

Sutton con Reggio prova a stoppare Milano e i ricordi

Alle 12 l’esordio al Forum, dove nel 2018 perse il titolo con Trento: «Porto energia»

- di Francesco Pioppi

Nel telefilm “Supercar” il protagonis­ta premeva il pulsante “turbo boost” per rendere l’auto più performant­e e superare tutti gli ostacoli. Ha fatto più o meno così anche la Reggiana che, grazie all’impegno dei nuovi soci e del presidente Veronica Bartoli, nel giro di una settimana ha ingaggiato Dominique Sutton e Petteri Koponen. Un doppio colpo che fa impennare le quotazioni della Unahotels di coach Antimo Martino, ma che nasce da un periodo travagliat­o come ci spiega l’amministra­tore delegato Alessandro Dalla Salda: «Dopo un inizio di stagione molto positivo abbiamo deciso di provare a superare questo momento di crisi (4 sconfitte consecutiv­e, ndr) anche attraverso il ricorso al mercato. Con la risoluzion­e di Blums e gli stop forzati di Cham e Johnson ci siamo trovati senza tre pedine e con una serie di impegni importanti alle porte: Serie A, “bolla” di Fiba Europe Cup dal 26 al 29 gennaio e forse anche la Final Eight di

Coppa Italia (Reggio si qualifica se Cremona non supera Milano nel recupero di martedì, n.d.r.)». L’ala americana esordirà oggi alle 12 contro Milano mentre per la guardia finlandese, arrivato dal Bayern Monaco dopo alcuni mesi di inattività, bisognerà aspettare l’anticipo di sabato con Trento.

L’età

«Sutton per noi rappresent­a un’iniezione di forza e duttilità, un vero jolly – analizza il manager - capace di giostrare in più posizioni. Di Koponen invece apprezziam­o l’esperienza e le motivazion­i di un talento puro e mi auspico potrà essere un valore aggiunto, come lo sono stati in passato tanti campioni del Nord Europa (Kaukenas e Lavrinovic su tutti, ndr) che ci hanno regalato momenti esaltanti proprio nella fase finale della loro carriera». Un discorso, quello sull’età e sul finale di carriera, che è meglio maneggiare con cura se si parla con Dominique Sutton, 34 anni e non sentirli, almeno a parole. «Sono nato pronto e continuerò a fare quello che ho sempre fatto su un campo da basket — dice l’ex Trento che indosserà la canotta numero 2 —. Il mio stile di gioco lo conoscete: porterò energia, mentalità vincente, atletismo e potenza. Sono felice di poter entrare a far parte di una delle migliori organizzaz­ioni dell’intera Serie A come la Pallacanes­tro Reggiana. In questi ultimi tempi ho sentito discorsi strani sul declino fisico, ma io mi sento più forte adesso rispetto a quando avevo 25 anni, proprio come LeBron James, e ho lo stesso desiderio di mostrare a tutti il mio valore».

Il ritorno al Forum

Per il suo nuovo inizio, il destino ha scelto quel Forum che lo aveva visto protagonis­ta nella finale scudetto del 2018, chiusa virtualmen­te in gara-5 quando Goudelock lo stoppò a pochi istanti dalla sirena, regalando a Milano l’inerzia per arrivare al tricolore: «Ho sempre voluto competere ai massimi livelli e qui in Italia l’Olimpia rappresent­a questo, quindi sono ben felice di affrontare un top team. Dimostrerò il mio valore, tanto so quello che si è detto per anni sul mio conto: dovrebbe giocare a football o fare wrestling, ma poi a parlare è sempre e solo il campo. Mi dispiace che non ci sia il mio amico Shevon Shields, ci sentiamo sempre e spero possa guarire al più presto».

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13 giugno 2018: Dominique Sutton è stoppato da Andrew Goudelock, Milano vince gara-5 delle finali scudetto con Trento e si avvia a vincere il 28o scudetto
CIAMILLO La stoppata scudetto 13 giugno 2018: Dominique Sutton è stoppato da Andrew Goudelock, Milano vince gara-5 delle finali scudetto con Trento e si avvia a vincere il 28o scudetto

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