La Gazzetta dello Sport

Della Valle, Grandesso, Nigro Stoppini INTER-JUVE DA SUPEREROI

San Siro, ore 20.45: Lukaku contro Ronaldo come un duello tra l’Incredibil­e Hulk e Superman Film scudetto per 200 Paesi e 650 milioni di spettatori

- di Davide Stoppini

Mind the gap, c’è scritto a terra in ogni fermata della metropolit­ana di Londra. Antonio Conte a Londra ha vissuto, oltre che allenato. E magari un domani da quelle parti tornerà, talmente grande l’ammirazion­e per il modo di vivere e lavorare in quel paese. Sa bene cosa sia un gap, il tecnico. È un divario. È, per esempio, la differenza di punti dalla Juventus, 21, che ha trovato appena arrivato sulla panchina dell’Inter. «Non era una bella cosa», ha ricordato ieri. Oggi Conte guarda la Juve dall’alto in basso in classifica. Ma sul resto, no. Dall’altra parte il processo di crescita fuori dal campo ha prodotto acquisti e investimen­ti a tre cifre, 165 milioni circa ragionando sui calciatori aggiunti alla squadra che ha vinto il campionato scorso. L’Inter si è fermata ad Hakimi, è il pizzico di sale su un piatto di pasta già cucinato, il resto è stato contorno da spiccioli: 45 milioni complessiv­i, poco più di un quarto dei bianconeri. Così allora vanno lette le parole dell’allenatore dell’Inter: «Il gap è stato colmato? No, nessuno in Italia può dirlo. Perché la Juventus ha continuato a operare in maniera importante, riuscendo sempre a cambiare, a ringiovani­re, a prendere giocatori di esperienza. Anche quest’anno, su una struttura che ha sempre vinto, hanno messo Chiesa, Morata, McKennie, Kulusevski... cercano sempre di migliorars­i. Ecco: sarebbe illusorio pensare di aver annullato il gap. Però attraverso il lavoro alcuni club, come l’Inter, si stanno avvicinand­o». Come a dire: qui non si gioca ad armi pari. Che poi il match e il torneo possano dire altro, è figlio anche di questioni più generali. «La Juve - ancora Conte resta il punto di riferiment­o per capire a che livello si è arrivati».

Hakimi «differito»

Così, con questo orgoglio, Conte si avvicina al match che può segnare uno spartiacqu­e della stagione sua e dell’Inter. Contro la Juve, da avversario in panchina, non ha raccolto neppure un punto. Per farlo si affida ai fedelissim­i, l’undici titolare, senza strane deviazioni. Con il gruppo squadra ha creato una sintonia fortissima. E i giocatori in lui vedono e leggono l’ancora cui affidarsi in un periodo nel quale neppure gli stipendi arrivano con puntualità. Conte fa il garante, è il certificat­o di qualità riconosciu­to dai suoi giocatori: finché c’è lui, le ambizioni sono massime. Dopo, chissà. E in quel dopo c’è tutta l’incertezza possibile per una società in aperta crisi finanziari­a, costretta pure ad accordarsi con una carta firmata con il Real Madrid per rinviare di tre mesi - da dicembre al 30 marzo - il pagamento della prima rata da 13 milioni di euro per Hakimi.

Pressione

Meglio pensare a quel che c’è sul piatto oggi, allora. L’Inter è all’esame più severo: «Dobbiamo crescere, sentire il “sangue” degli avversari, riuscire ad ammazzarli sportivame­nte. Sperando che la pressione sia quella giusta, che non appesantis­ca gambe e cervello». Contro Lazio, Atalanta e Roma Lukaku e compagni non sono riusciti a vincere, nonostante vantaggio e occasioni per chiudere. È su questi particolar­i che si costruisce uno scudetto. E Conte ha usato l’arma della motivazion­e: se stasera il gap avrete colmato è il messaggio inviato ai suoi giocatori - è solo per merito del vostro impegno.

Illusorio pensare di aver colmato il gap con la Juventus: nessuno in Italia può dirlo

Dobbiamo sentire di più il sangue degli avversari. Pressione? Non deve appesantir­e

Antonio Conte

 ?? Lukaku in versione Incredibil­e Hulk e Ronaldo nelle vesti di Superman ?? CONTE: «LORO COMPRANO NOI VICINI COL LAVORO VOGLIO SENTIRE IL SANGUE» PIRLO: «ZERO PRESSIONI MERITO DI ANTONIO SE SONO ALLENATORE»
Lukaku in versione Incredibil­e Hulk e Ronaldo nelle vesti di Superman CONTE: «LORO COMPRANO NOI VICINI COL LAVORO VOGLIO SENTIRE IL SANGUE» PIRLO: «ZERO PRESSIONI MERITO DI ANTONIO SE SONO ALLENATORE»
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 ??  ?? Dalla fascia al centro Hakimi allunga con la doppia opzione: andare sul fondo oppure appoggiars­i a Lukaku, che poi innesca Lautaro
Dalla fascia al centro Hakimi allunga con la doppia opzione: andare sul fondo oppure appoggiars­i a Lukaku, che poi innesca Lautaro
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